L’ufficiale dell’OLP lancia l’allarme per la proposta di espulsione del Likud

Gerusalemme – Ma’an. Mercoledì, il leader dell’Olp, Ahmed Qurei, ha affermato che i dirigenti del partito del premier israeliano Benjamin Netanyahu hanno dimostrato l’estremismo e la pericolosità della posizione del governo.

Martedì, in occasione di una conferenza organizzata dalle attiviste pro-coloni “Women in Green”, i funzionari del Likud hanno chiesto l’annessione della Cisgiordania e la deportazione dei palestinesi.

Moshe Feiglin, del Likud, ha proposto che Israele paghi 500 mila dollari per ogni palestinese che lasci volontariamente la Palestina.

Qurei ha affermato che questi inviti “riflettono un punto di vista di estrema ostilità, che non vuole la pace e pone fine alla possibilità di una soluzione pacifica”.

Ha aggiunto che tali proposte che provengono proprio dal cuore del partito del governo israeliano sono pericolose e contrasteranno qualsiasi soluzione a favore dei due stati.

La coalizione di Netanyahu del partito Likud  e Yisrael Beitenu, ala di estrema destra di Avigdor Lieberman, sono date per vincenti alle prossime elezioni israeliane del 22 gennaio.

Ufficialmente, il Likud accetta la soluzione dei due stati, ma la coalizione sarà sfidata alle urne da un partito che lo scavalca a destra, il Bayit Yehudi di Naftali Bennett, che, nel suo programma ufficiale, prevede l’annessione della Cisgiordania.

Traduzione per InfoPal a cura di Claudia Pisello