L’UNICEF condanna l’esercito israeliano per l’omicidio di bambini palestinesi

IMEMC. L’UNICEF  è “profondamente rattristato” per la morte di due ragazzini di 13 e 17 anni, uccisi venerdì dall’esercito israeliano di occupazione, vicino alla barriera di confine nella Striscia di Gaza sotto assedio.

“Le circostanze esatte della loro morte sono sotto indagine”, ha spiegato sabato l’UNICEF in una dichiarazione. “Dall’inizio dell’anno sono 4 i bambini uccisi palestinesi”.

“Si tratta di un altro duro monito sulla notevole violenza che i bambini palestinesi continuano a sopportare. In occasione dei 30 anni dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia, ricordiamo che è essenziale rispettare i diritti fondamentali dei bambini”, ha dichiarato l’UNICEF.

“È tempo che la violenza contro i minori finisca. Per anni, i bambini nello Stato della Palestina e in Israele hanno sofferto non solo fisicamente, ma hanno anche sopportato emotivamente il peso”, ha detto l’organizzazione delle Nazioni Unite.

“I bambini sono bambini. Devono essere protetti in ogni momento. I bambini non dovrebbero mai essere un bersaglio. Né dovrebbero essere esposti ad alcuna forma di violenza”.

In relazione alla Grande Marcia del Ritorno a Gaza, il Centro per i diritti umani Al Mezan ha evidenziato come, venerdì 8 febbraio 2019, i soldati israeliani abbiano fatto uso eccessivo della forza, uccidendo due ragazzini e ferendo altri 104 manifestanti, tra cui 43 bambini, cinque donne e un paramedico – 22 con munizioni letali e 48 con gas lacrimogeni. Un manifestante è stato gravemente ferito.

Al Mezan ha aggiunto che, dall’inizio delle proteste, il 30 marzo 2018, 265 palestinesi sono stati uccisi nella Striscia di Gaza -188 durante le proteste, tra cui 38 bambini, due donne, due giornalisti, tre paramedici e otto persone con disabilità, incluso un bambino, e gli altri sono deceduti in seguito per le ferite. 14.378 persone sono state ferite, tra cui 3.058 bambini, 630 donne, 171 paramedici e 149 giornalisti. Tra i feriti, 7.635 sono stati colpiti da proiettili letali, tra cui 1.426 bambini e 152 donne. Le forze israeliane continuano a trattenere le salme di 11 vittime, compresi tre minorenni.