L’Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi rigetta e denuncia la black-list sionista

Comunicato Stampa. Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi- Ramallah 22/10/2021.

L’Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi (UPWC) rigetta e denuncia quanto emerso dal discorso del Ministro della Sicurezza Interna dell’Entità Sionista, nel quale sei associazioni palestinesi femministe e della società civile che operano nell’ambito dei diritti umani sono state dichiarate “organizzazioni
terroristiche”.
Riteniamo che questa dichiarazione sia infondata sotto ogni punto di vista; la consideriamo calunniosa, fuorviante e derivante da un contesto oppressivo e colonialista nei confronti della legittima difesa dei diritti delle donne palestinesi inclusi i loro diritti sociali, culturali, legali e nazionali.
L’Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi afferma il suo diritto di continuare a difendere le conquiste e i raggiungimenti nella sue storiche lotte femministe e di liberazione nazionale.
L’Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi invita tutta la società civile palestinese ad opporsi fermamente alle ripetute aggressioni contro l’UPWC, attraverso l’arresto delle donne che difendono i diritti umani, in particolar modo della nostra collega Khitham Al Saafin.
Facciamo inoltre appello ai nostri amici e alleati dei movimenti femministi e progressisti arabi e internazionali affinché si compia un’immediata azione di contrasto a questo illegittimo attacco contro le donne Palestinesi e contro coloro che difendono e rappresentano i loro diritti.

Unione dei Comitati delle Donne Palestinesi
Ramallah 22/10/2021

Traduzione a cura di InvictaPalestina.org