L'Unione europea chiede a Israele di fermare le attività coloniali

Bruxelles – Imemc. In una riunione svoltasi ieri, 15 settembre, a Bruxelles, i leader dell'Unione europea (Ue) hanno espresso la comune volontà di presentare una appello al governo d'Israele chiedendo di estendere il congelamento delle colonie e permettere un proseguimento concreto dei negoziati di pace.

In una dichiarazione stilata in seno alla riunione di ieri, si legge che, in base alla legislazione internazionale, gli insediamenti israeliani sono illegali e pertanto Israele è esortato a sospendere ogni attività coloniale nella Cisgiordania occupata.

La dichiarazione conteneva l'invito – rivolto ad entrambi le parti – perché procedano con attenzione e agiscano con prudenza per non incendiare le sensibile situazione esistente sul campo.

La comunicazione dell'Ue è stata consegnata alle parti nel corso dell'ultimo incontro svoltosi tra Netanyahu e 'Abbas ad al-Quds (Gerusalemme).

Tra pochi giorni, il congelamento israeliano sulle attività coloniali scadrà, e Usa, Ue e paesi terzi chiedono che il periodo iniziale di 10 mesi sia prorogato per creare il giusto clima negoziale.

Da parte sua, Netanyahu ha già annunciato che non ci sarà alcun'estensione mentre, pur non fornendo ulteriori dettagli, l'inviato Usa per la pace in Medio Oriente, George Mitchell, rassicura che ci sono stati dei progressi in materia.

Si ricorda che le colonie israeliane nei Territori palestinesi occupati sono illegali in base alle leggi internazionali e alla IV Convenzione di Ginevra.

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