Gerusalemme – InfoPal. Le rappresentanze e le missioni dell’Unione europea (Ue) nella città occupate di Gerusalemme e Ramallah hanno espresso preoccupazione per la recente decisione presa dall’occupazione israeliana di rinnovare la chiusura delle fondazioni palestinesi a Gerusalemme Est occupata, in particolare a Beit esh – Sharq, e la Camera di Commercio.
Hanno divulgato un rapporto di protesta che dichiara: “Queste fondazioni sono chiuse da oltre 11 anni e bisogna riaprirle perché svolgano il loro ruolo fondamentale nel servire la popolazione palestinese a Gerusalemme Est, come richiesto dalla Road Map”.
Nel comunicato viene espressa preoccupazione da parte della Ue verso l’anomalia della chiusura di queste associazioni, sollecitando, ancora una volta, l’occupazione ad annullare le decisioni prese.