L’Unione israeliana degli studenti imposta una “war room” per vendere il massacro di Gaza su Facebook

EI. Di Ali Abunimah.

(Nella foto: studenti nella “war room” IDC Herzliya, visti qui in una schermata, si concentrano sul postare propaganda su Facebook per giustificare l’attacco di Israele contro Gaza).

Mentre il bilancio delle vittime del selvaggio bombardamento israeliano su Gaza continua a salire, Israele si è ancora una volta rivolto agli studenti per vendere il massacro online.

“Anche se non sono stati ancora convocati dall’esercito, hanno deciso di arruolarsi nella non meno importante missione civile – della propaganda israeliana [hasbara]”: l’edizione dell’ebraico Ynet ha riportato l’imponente iniziativa organizzata dall’Unione israeliana degli studenti presso il Centro Interdisciplinare di Herzliya (IDC Herzliya), una prestigiosa università privata.

La “war room” della Hasbara

Hasbara,” letteralmente “che spiega,” è il termine usato in Israele per la propaganda governativa volta a un pubblico d’oltreoceano.

“L’obiettivo è quello di consegnare un messaggio molto chiaro alla gente all’estero – Israele ha il diritto di difendersi”, ha dichiarato Lidor BarDavid a Ynet.

Bar David, studente e uno degli organizzatori della “war room”, aggiunge: “Vogliamo che la gente all’estero che non conosce la nostra realtà capisca esattamente cosa sta succedendo qui”.

Almeno 168 Palestinesi sono stati uccisi da quando Israele ha intensificato massicciamente il suo attacco contro Gaza il 7 luglio. L’ottanta per cento delle vittime sono civili, secondo le Nazioni Unite.

36 bambini palestinesi sono stati uccisi e più di 1.200 persone sono state ferite. Migliaia fuggono da casa temendo l’intensificarsi degli attacchi israeliani che hanno finora distrutto o gravemente danneggiato 940 case, oltre a  numerose moschee, scuole, imprese e associazioni di beneficenza.

Un video che accompagna la relazione di Ynet mostra file di studenti che lavorano sodo al computer in una sala con una scritta sulla porta che dice “sala della difesa” in inglese. In ebraico, si dice “Hasbara war room”.

Mentre Ynet non rivela specifici legami del governo a questa iniziativa, l’Unione nazionale degli studenti israeliani, a cui quella degli studenti di IDC Herzliya è affiliata, ha una storia di lavoro sui sistemi di propaganda finanziati dal governo, in cui gli studenti vengono reclutati come la “faccia pulita” del paese.

Menzogne organizzate

L’anno scorso un’iniziativa “segreta” del governo israeliano prevedeva di pagare gli studenti per diffondere propaganda online.

“Il punto topico di tali sforzi è quello di non sembrare ufficiali, solo gente che ogni giorno chatta on-line”, ha spiegato l’esperto israeliano Dena Shunra a The Electronic Intifada.

“Ma in realtà, si tratta di campagne di menzogne ​​organizzate, orchestrate con temi di discussione approvati dal governo e volontari pagati”, ha aggiunto Shunra.

Secondo Ynet, “la stanza della guerra è stata aperta nel pomeriggio del primo giorno dell’Operation Protective Edge, una settimana fa, dall’unione degli studenti dell’IDC Herzliya, e ha attualmente più di 400 volontari attivi, tutti gli studenti dell’istituto.

La “stanza della guerra” dell’ IDC Herzliya vista in una schermata del video di Ynet, è una continuazione dei precedenti sforzi propagandistici.

Scrivendo in 30 lingue, gli studenti lavorano su questi commenti colpendo i forum online, tra cui le cosiddette pagine “anti-Israele” su Facebook e le sezioni commenti dei media online.

Tomer Amsalem, uno studente di psicologia del secondo anno, è uno dei grafici della stanza della guerra.

“In uno dei nostri grafici mostriamo il trattamento che i membri delle famiglie di Ismail Haniyeh [leader di Hamas] e Abu Mazen [leaderdell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas] hanno ricevuto in Israele, per dimostrare che siamo umani anche con le famiglie dei leader palestinesi”, ha detto a Ynet.

“In un altro grafico mostriamo il trauma dei bambini che vivono nei dintorni di Gaza, che è espresso disegnando [razzi] di Qassam. Un altro esempio sono tante città di tutto il mondo aggredite. Ad esempio, Berlino – abbiamo scritto in tedesco  ‘Cosa faresti?’ con lo sfondo di una Berlino attaccata’”, ha aggiunto Amsalem.

Amsalem è citato per aver detto che vede il suo lavoro nella “war room” come l’equivalente civile della convocazione per i riservisti.

Inbal Deutsch, un’altra studentessa di psicologia che si è trasferita in Israele quattro anni fa, risponde ai commenti. Lei si concentra sulle foto attribuite erroneamente – foto circolate occasionalmente on-line che mostrano scene che non sono aggiornate o non sono di Gaza. I propagandisti israeliani probabilmente sperano, sfatando tali immagini, di seminare il dubbio su tutte le molto comuni immagini reali delle atrocità commesse attualmente a Gaza.

Focus su Facebook

Gli studenti che lavorano nella “Hasbara war room” dell’IDC Herzliya, visti nella schermata di un video di Ynet, vedono il loro ruolo come l’equivalente civile del servizio militare. 

Yarden Ben Yosef, presidente dell’unione degli studenti dell’ IDC, è descritto come la persona che ha dato l’avvio alla stanza della guerra.

“Ieri siamo riusciti a togliere un’intera pagina di Facebook che incitava contro Israele e chiedeva di uccidere gli ebrei”, ha dichiarato Ben Yosef.

“Aveva 120.000 seguaci e Facebook ha registrato un sacco di attività da parte nostra”, ha detto Ben Yosef.

Se è vero, è in netto contrasto con l’inerzia totale di Facebook, nonostante le denunce, per controllare il diffuso e furioso incitamento al razzismo e alla violenza da parte di israeliani su Facebook che sostengono il massacro dei Palestinesi.

Il ruolo degli studenti nella propaganda del governo

Bar David è citato per aver detto che “la stanza della guerra era stata fondata come continuazione dell’Operazione Pillar of Cloud” l’aggressione di Israele nel novembre 2012 contro Gaza che ha ucciso più di 170 persone, ancora per la maggior parte civili.

Infatti, lo sforzo di reclutare studenti nella propaganda governativa ha una storia ben documentata, come Electronic Intifada ha riferito:

• Responsabile del programma di social media segreto di Israele, ha smesso di postare su Facebook messaggi anti-giapponesi (15 agosto 2013) 

• I corsi “dell’Hasbara” nelle università israeliane esposti in una nuova relazione (15 luglio 2013)

• “La faccia pulita” di Israele: Come l’Unione nazionale degli studenti israeliani fa il lavoro sporco di propaganda del governo (5 gennaio2012)

• Studenti israeliani ottengono 2.000 dollari per diffondere propaganda di stato su Facebook (4 gennaio 2012)

Traduzione di Edy Meroli