L’UNRWA chiede la fine del blocco su Gaza

Donia Al-Watan. Durante l’inaugurazione di una scuola a Khan Younis, nella Striscia di Gaza, Pierre Krähenbühl, commissario generale dell’Unrwa, ha affermato che l’embargo sulla Striscia non è più accettabile.
La scuola è la prima ad essere ricostruita a Gaza a seguito dell’offensiva israeliana di 51 giorni, fra luglio e agosto 2014.
Krahenbuhl ha affermato che l’embargo e il ritardo nella ricostruzione della Striscia, da parte di Israele, a seguito del conflitto, fanno preoccupare.
Il funzionario dell’ONU ha anche invitato la comunità internazionale a lavorare insieme per mettere fine all’embargo israeliano contro la Striscia, descrivendolo come “illegale” e “illegittimo”.
Quando incontra funzionari di paesi donatori, Krahenbuhl ripete loro sempre che l’aiuto offerto a Gaza non può essere sospeso.
E aggiunge che la disoccupazione massiccia nella Striscia di Gaza potrebbe aumentare la rabbia e la disperazione.
Krahenbuhl ha affermato che l’UNRWA si era ripetutamente rivolta ai paesi donatori affinché questi onorino i loro impegni finanziari che avevano stipulato con la Striscia di Gaza durante una conferenza di ricostruzione nella capitale dell’Egitto, il Cairo.
Nell’ottobre 2014, i paesi donatori si sono impegnati ad offrire 5,4 miliardi di dollari per la ricostruzione palestinese generale, inclusi 2,6 miliardi per i Palestinesi della Striscia.
L’ultima offensiva israeliana contro Gaza ha lasciato migliaia di case e infrastrutture pubbliche palestinesi in rovina parziale o totale.
L’embargo ha privato la popolazione di 1,9 milioni di abitanti, delle necessità più basilari.
Traduzione di H.F.L.