L’UNRWA chiude i rifugi per i Palestinesi senzatetto

328755CGaza-Ma’an. L’Unrwa, l’agenzia per i rifugiati delle Nazioni Unite ha annunciato giovedì la chiusura di tutti i rifugi ancora aperti che aveva creato per accogliere i gazawi rimasti senza tetto come risultato dell’offensiva israeliana dell’estate scorsa.

I rifugi sono stati chiusi con il consenso dei Palestinesi che li stavano usando, ha dichiarato il referente dell’UNRWA per i media, Adnan Abu Hasna.

“Non sono state esercitate pressioni su di loro”, ha dichiarato, aggiungendo che l’UNRWA ha lavorato duramente per garantire che i senzatetto potessero vivere dignitosamente nei rifugi.

Abu Hasna ha spiegato che l’UNRWA ha affittato nuove case per i senzatetto, per i prossimi quattro mesi.

Secondo la stazione radio dell’UNRWA, la possibilità dell’agenzia di pagare altri affitti e di ricostruire le case danneggiate o distrutte dalle forze israeliane l’estate scorsa dipenderà dalle contribuzioni dei paesi donatori, che finora hanno ampiamente fallito nel mantenere le promesse di aiuto.

Circa 300 mila Palestinesi, le cui case furono distrutte dalle forze israeliane l’estate scorsa sono temporaneamente alloggiati in 90 rifugi gestiti dall’UNRWA da agosto 2014.

Prima della guerra della scorsa estate, l’UNRWA cercava di far fronte alle necessità dei Palestinesi che vivono in 8 campi profughi in tutta la Striscia di Gaza, cioè 1,1 milioni dei 1,5 gazawi sono rifugiati o discendenti dei rifugiati che furono costretti a lasciare la Palestina del 1948.

All’inizio di questo mese, il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon ha sottolineato che l’UNRWA non aveva l’intento di sostenere i Palestinesi per così tanto tempo. “L’UNRWA non avrebbe dovuto esistere così a lungo. Esiste a causa del fallimento politico. In assenza di una soluzione giusta e duratura al problema dei rifugiati, l’UNRWA è diventata qualcosa di più che un’agenzia. E’ una fonte vitale”.