Ma’ariv: ‘L’esercito israeliano e Hamas si stanno preparando allo scontro nella Striscia di Gaza’.

Da: http://www.samanews.com/index.php?id=details&sid=20561

Nell’edizione di ieri, il giornale israeliano Ma’ariv ha riportato che l’esercito e il movimento di resistenza islamica Hamas si stanno preparando all’eventualità di uno scontro militare molto violento nella Striscia di Gaza. Le due parti stanno accelerando la preparazione. Il giornale afferma che “i preparativi sono dovuti al sospetto che il cessate il fuoco non duri a lungo, e che, dalla lezione della seconda guerra del Libano, l’esercito israeliano possa sentire la necessità di operare dentro i territori della Striscia di Gaza”.

Il giornale ha ammesso il fallimento dell’esercito israeliano nel fermare il lancio dei missili artigianali Al-Qassam dalla Striscia di Gaza durante il 2006, nonostante i bombardamenti dell’aviazione e le invasioni localizzate.

 

Ma’ariv sottolinea che Gaza ancora “affatica l’esercito”: “l’invasione nella Striscia di Gaza sarà accompagnato da guerre molto dure, perché Hamas e le altre fazioni palestinesi hanno approfittato del ritiro di Israele dalla Striscia per accumulare grandi quantità di esplosivo portate illegalmente dal Sinai, e di armi – compresi umerosi missili anticarro”.

Ma nello stesso tempo, scrive il giornale, l’esercito di occupazione prevede che prima si avvierà lo scontro e più possibilità ci saranno di raggiungere risultati migliori di quelli ottenuti nella guerra contro Hezbollah, in Libano.

 

Addestramento in Iran

Il giornale ricorda quanto ha pubblicato in precedenza, e cioè che il movimento di Hamas “continua a fortificarsi nelle città dove è prevista una nuova occupazione israeliana”. Il tentativo sarebbe quello di seguire l’esempio di Hezbollah, che si è fortificato all’interno dei centri abitati e ha guidato guerre molto dure contro l’esercito israeliano.

Il quotidiano sostiene che Hamas alleni i propri militanti delle Brigate Al-Qassam nei territori iraniani. I combattenti verrebbero addestrati all’uso di mezzi da combattimento, come missili anticarro.

Fonti della sicurezza palestinese hanno rivelato a Ma’ariv che “Hamas non ha mai smesso di armarsi, sia per i preparativi militari contro le operazioni israeliane sia per il proseguimento degli scontri interni con Fatah”.

Il giornale aggiunge che “se scoppia un conflitto con Israele, i capi di Hamas scenderanno dentro i nascondigli sotterranei preparati da tempo”, e che il movimento islamico considera questa rete di addestramento come un’accademia militare a tutti gli effetti: “Accademia del martire Salah Shahadeh”, capo militare di Hamas eliminato da Israele nel 2002.

 

Il giornale ha spiegato che le basi per gli addestramenti sono ricavate dalle colonie da cui Israele si è ritirata: Nitsarim, a sud della città di Gaza, e Rafih ex Yam, a sud della Striscia. Per diversi mesi sono state attivate con la collaborazione degli uomini del Fatah, ma dopo l’ultimo conflitto interno Hamas ne ha preso il controllo.

Il giornale sostiene che il movimento di resistenza islamica prosegua, in parallelo, la produzione massiccia di mezzi di combattimento: cariche esplosive, missili Al-Qassam, e bombe RPJ di fabbricazione locale.

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