Macron invita Netanyahu a compiere “un gesto coraggioso” nei confronti dei Palestinesi

Di Chiara Parisi. Nel corso della giornata di domenica 10 dicembre, il presidente francese Macron ha ricevuto il primo ministro israeliano Netanyahu a Parigi, un incontro contestato dalle associazioni pro-palestinesi e di difesa dei diritti umani, dati gli ultimi eventi nella città di Gerusalemme.

Macron ha ricordato il suo sostegno alla creazione dei due Stati come soluzione pacifica alla questione “israelo-palestinese”.

Tuttavia, l’appoggio di Macron alla causa palestinese resta timido; il presidente francese non ha esitato a condannare “tutte le forme di violenza commesse contro Iseaele”, in occasione della conferenza stampa all’Eliseo.

Il presidente francese ha invitato Netanyahu a compiere “un gesto coraggioso” nei confronti del popolo palestinese per un rinnovato appello alla pace tra i due popoli, a cominciare dalla fine della colonizzazione nei territori palestinesi occupati e da una riapertura del dialogo con l’Autorità Palestinese.

Quanto alla questione di Gerusalemme, Macron si è ufficialmente opposto alle dichiarazioni del presidente Trump di riconoscere la città come capitale di Israele, in quanto “non conforme al diritto internazionale”.

Il presidente francese, tuttavia, ha offerto il sostegno della Francia a Israele per risolvere la questione.

Dal canto suo, Netanyahu ha affermato che “Parigi è la capitale della Francia come Gerusalemme è la capitale di Israele da 3000 anni.. e non di un altro popolo”.

In seguito, Netanyahu ha accusato l’Iran di costruire basi militari in Siria per attaccare Israele, cosa che “non può tollerare”. Inoltre, il premier israeliano ha giustificato la distruzione, sabato mattina, di un tunnel che collega a Israele dicendo che “Israele sta sviluppando nuove tecnologie di difesa”.

Il meeting franco-israeliano era stato organizzato come un incontro amicale per discutere dell’Iran, ma alla luce degli ultimi eventi, il riconoscimento di Gerusalemme da parte degli USA come capitale di Israele è stato uno degli argomenti principali dell’incontro.

Nonostante le divergenze rispetto allo status della città di Gerusalemme, i due leader hanno ribadito la comune volontà di voler “approfondire” i rapporti tra i loro due Paesi in materia economica, tecnologica e culturale.

Intanto, numerose manifestazioni hanno animato le strade della Palestina e di molti altri Paesi contro la decisione del presidente degli Stati Uniti.