MADA: territori palestinesi, 82 violazioni delle libertà dei media nel 2013

giornalisti nel mirinoRamallah-InfoPal. In occasione della Giornata internazionale per la libertà di stampa, il Centro palestinese “MADA” per lo sviluppo e le libertà d’informazione ha affermato che il giornalista palestinese “vive ancora in condizioni difficili, ed è oggetto di continue violazioni, per metterlo a tacere”.

In un comunicato stampa diramato venerdì 3 maggio, MADA ha reso noto che quest’anno “le difficili condizioni vissute dai giornalisti palestinesi, che stanno ancora lottando per la libertà di parola e immagine, gettano le loro ombre sulla Giornata mondiale per la libertà di stampa”.

Dall’inizio di quest’anno, rivela il centro, sono state documentate 82 violazione del diritto alla libertà dei media in Palestina, 13 casi in più rispetto alle 69 registrate nello stesso periodo dell’anno scorso.

MADA ha sottolineato che il numero delle aggressioni contro i giornalisti, commesse dalle forze di occupazione, ha raggiunto 59, sempre dall’inizio dell’anno in corso, a fronte delle 42 avvenute nello stesso periodo del 2012. Ha spiegato che i giornalisti hanno subito arresti, e sono stati aggrediti con proiettili, pallottole di gomma e gas lacrimogeno.

Il centro per i diritti ha esortato la comunità internazionale a prendere “una posizione decisa nei confronti delle violazioni israeliane e punire i responsabili”. Ha anche ricordato che “Nonostante le violazioni israeliane, la situazione delle libertà dei media, sia in Cisgiordania che nella Striscia di Gaza, non deve passare inosservata”.

Sul fronte interno palestinese, MADA ha riferito di 23 violazioni contro i giornalisti, esprimendo “preoccupazione per la natura di questi attacchi, che vedono gli addetti stampa, colpevoli di esprimere liberamente le loro opinioni, oggetto di persecuzioni, carcere e ferreo controllo sulle loro attività sui social network”.

Infine, il centro per i diritti ha fatto appello alle autorità palestinesi competenti perché prendano seri provvedimenti al fine di rafforzare il diritto alla libertà di opinione e di espressione in Palestina, pongano fine agli effetti della divisione nazionale sui mezzi di informazione e puniscano i responsabili delle violazioni.