Mahmoud az-Zahhar sulla Flotilla dal Golfo e gli esiti di un accordo per lo ‘scambio di prigionieri’

Gaza – Infopal. Mahmoud az-Zahhar, membro dell'ufficio politico di Hamas, ha affermato che la campagna via mare per portare solidarietà ed aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza proseguirà e che tra le novità ci sarebbero nuovi arrivi dai Paesi del Golfo nei prossimi due mesi.

È il giornale britannico “The Independent” a riportare le dichiarazione di az-Zahhar, che parla di otto navi provenienti dal Golfo.

Sul presunto scambio di prigionieri, az-Zahhar sconfessa la notizia secondo cui Israele vorrebbe trattare.

“Israele non ha alcuna intenzione a sottoscrivere un accordo in tal senso e la famiglia del soldato israeliano Gilad Shalit ha respinto anche la possibilità che la Croce Rossa Internazionale (ICRC) facesse visita al soldato perché – come sostiene – non ripone fiducia nelle parti coinvolte”.

Az-Zahhar inoltre parla di un accordo che era stato raggiunto tempo fa con l'intermediazione tedesca. Il premier israeliano Netanyahu aveva accordato il rilascio di 325 prigionieri palestinesi, per poi scendere a 125, fino a bloccare del tutto l'accordo.

Sulle scelte politiche occidentali, az-Zahhar ha solo parole di biasimo per l'atteggiamento verso il governo di Hamas e afferma: “L'Occidente desiderava una specie di Karzai in Palestina”.

Sulle richieste avanzate dal Quartetto ad Hamas, az-Zahhar risponde ponendo una serie di quesiti ad Israele.

“Contro la revoca dell'assedio su Gaza, a noi si richiede la fine della 'violenza', il ritorno e l'accettazione agli accordi che precedettero l'istituzione dell'Autorità Nazionale Palestinese (Anp) e soprattutto il riconoscimento dell'Entità Sionista. Noi invece chiediamo ad Israele: a cosa mira davvero? Cosa ha da dire su al-Quds (Gerusalemme)? Cosa intende fare delle Alture del Golan? Cosa ci risponde Israele sulla sua violenza? E perché gli Usa sono ancora in Afghanistan e in Iraq?

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