Manifestanti palestinesi detenuti dalla polizia israeliana a Gerusalemme Est

Gerusalemme – Ma’an. Manifestanti palestinesi sono stati arrestati martedì scorso a Gerusalemme durante la manifestazione organizzata dopo la morte di un prigioniero malato di cancro.

Amjad Abu Asad, responsabile della sede di Gerusalemme del comitato di sostegno delle famiglie dei prigionieri, ha dichiarato che 11 manifestanti sono stati arrestati e dovranno comparire, mercoledì, davanti al tribunale.

Secondo quanto riportato da Abu Asad a Ma’an, tra gli arrestati vi sono anche Nasser Qous, direttore della sede di Gerusalemme della Palestinian Prisoners Society, e il paramedico Fuad Ubeid.

Il portavoce della polizia israeliana, Micky Rosenfeld, ha dichiarato che sono nove i palestinesi arrestati durante la manifestazione nella Città Vecchia di Gerusalemme. Secondo lo stesso Rosenfeld, i manifestanti avevano lanciato pietre e bottiglie contro la polizia intervenuta per la “manifestazione illegale”.

Secondo Rosenfeld, quindi, i palestinesi sono stati arrestati per il coinvolgimento nei disordini.

Abu Asab, invece, sostiene che sia stata la polizia a provocare deliberatamente i manifestanti.

“Il modo in cui le forze di occupazione israeliana hanno represso la solidarietà degli attivisti di Gerusalemme dimostra la loro volontà di provocare lo scontro”, ha dichiarato Abu Asad. “Sono state lanciate tra la folla delle granate assordanti, ferendo così decine di persone tra le quali donne, personale paramedico e giornalisti”.

Abu Asad ha inoltre comunicato i nomi dei palestinesi detenuti, ovvero, Inam Qleibou, Nasser Qous, Yousif Mukheimar, Waad Qannam, Lafi Ramouni, Imad al-Huseini, Zakariyya Hijazi, Fuad Ubeid, Malik al-Dibs, Ahmad al-Juabah e Muhammad Gheith.

Asad ha poi aggiunto che sono state già programmate per i prossimi giorni ulteriori azioni di solidarietà per i prigionieri palestinesi.

La morte del detenuto Maysara Abu Hamdiyeh, avvenuta martedì in un carcere israeliano, ha scatenato proteste nelle strade e tra i prigionieri palestinesi.

I funzionari palestinesi sostengono che Abu Hamdiyeh abbia ricevuto delle cure solo dopo che il cancro si era già diffuso e denunciano per questo il rifiuto di Israele di concederne la liberazione per motivi umanitari.

Traduzione per InfoPal a cura di Laura Milicia