Sabato, decine di giornalisti, avvocati e parlamentari hanno partecipato a una manifestazione di solidarietà con il giornale "Filastin" per chiedere il governo di Ramallah garantisca la libertà di informazione e di stampa.
La libertà di stampa
Il dott. Ahmad Bahar, in rappresentanza del parlamento palestinese, ha espresso solidarietà alla testata e a tutti i giornali che sono stati privati della libertà di stampa e di diffudione in Cisgiordania, e ha dichiarato: "La legge base palestinese garantisce tale libertà".
E ha aggiunto: "In data 25/7/2007 ho scritto una lettera al presidente Mahmoud Abbas chiedendo la libertà di stampa in Cisgiordania e di non perseguitare i giornalisti" .
Il giornale "Filastin"
Il capo della redazione, Mustafa As- Sawwaf, ha dato il benvenuto a tutti coloro che hanno partecipato alla manifestazione "contro la dittatura della ‘censura della parola’. Sabato, infatti, era il 79° giorno di chiusura del giornale in Cisgiordania.
"Chiediamo a tutte le organizzazioni – ha affermato As-Sawwaf – di esercitare pressioni affinché il governo di Ramallah garantisca la riapertura e la distribuzione del giornale in Cisgiordania".
"No alle aggressioni"
Il direttore del centro Al-Mizan per i diritti delluomo, Isam Yunes, ha dichiarato la propria solidarietà ai due giornali, "Filastin" e "Ar-Risalah", sottolineando la necessità di garantire la libertà di stampa e di parola senza alcuna violazione.
E ha aggiunto che tale libertà è per il bene di tutto il popolo.