Manifestazione di attivisti a Hebron contro la conferenza AIPAC

423540CHebron-Ma’an. La Campagna nazionale contro la chiusura di Hebron ha organizzato una protesta nel sud della Cisgiordania occupata per denunciare le politiche dell’American Israel Public Affairs Committee (AIPAC), durante la conferenza annuale della lobby negli Stati Uniti.

I manifestanti hanno innalzato bandiere palestinesi e striscioni, chiedendo lo scioglimento dell’AIPAC e condannando le sue attività in Israele e nei territori occupati palestinesi. In risposta, i militari israeliani di stanza nella zona hanno lanciato bombe sonore sui manifestanti.

Hisham Sharabati, coordinatore dello Hebron Defense Committee (Comitato di Difesa per Hebron), ha dichiarato che la protesta è stata organizzata per condannare l’appoggio della lobby pro-Israele al “regime razzista coloniale” e all’occupazione militare dei territori palestinesi, chiara violazione del diritto internazionale.

Secondo Badi Dweik, attivista dell’organizzazione in difesa dei diritti umani Human Rights Defenders, è arrivato il momento di mettere fine al sostegno dell’AIPAC alle politiche israeliane come la segregazione della Città Vecchia di Hebron, in particolare nei quartieri di Tel Rumeida e Shuhada Street.

Al momento circa 800 coloni israeliani già noti per le loro violenze vivono nella Città Vecchia sotto la protezione dei militari israeliani, insieme a circa 30.000 palestinesi che ormai vedono la massiccia presenza israeliana quotidianamente, con almeno 20 posti di blocco alle entrate di molte strade e all’ingresso della Moschea Ibrahimi.

Nel frattempo Yunis Arrar, portavoce del Committee against the Wall and Settlement (comitato per l’abbattimento del muro e contro gli insediamenti) ha apprezzato la solidarietà degli attivisti americani nei confronti dei palestinesi, come dimostrato dalla loro partecipazione alla protesta di Hebron e a Washington fuori dall’edificio dove si stava tenendo la conferenza dell’AIPAC.

Traduzione di Giovanna Niro