Manifestazione in tutta la Palestina in occasione del 40° anniversario della Guerra dei Sei Giorni.

I palestinesi hanno ricordato oggi, 5 giugno, il 40° anniversario della Naksa, la seconda tragedia che colpì la Palestina (dopo la Nakba del ’48): l’occupazione della West Bank, della Striscia di Gaza e di Gerusalemme.

Durante la Guerra dei sei giorni, combattuta da eserciti arabi mal armati contro il super-armato Israele, vennero occupate anche le Altezze del Golan e il Sinai (rispettivamente, territorio siriano e egiziano).

Nonostante questa nuova tragedia, che traumatizzò la nazione arabo-islamica nel suo insieme, i palestinesi stanno ancora lottando con determinazione per ottenere la liberazione della Palestina.

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In occasione del 40° anniversario della Guerra dei Sei Giorni, scoppiata nel 1967, il presidente dell’Anp palestinese Mahmoud Abbas ha rivolto un discorso al popolo palestinese attraverso la tv nazionale: "Tutti i popoli che non portano avanti la loro causa in una maniera corretta perderanno se stessi e la propria lotta". E ha aggiunto: "Sto lavorando affinché le decisioni sulla guerra e sulla pace non sia in mano a individui e piccoli gruppi".

Ha poi palesato la propria preoccupazione per la situazione dei rifugiati palestinesi in Libano: "Seguiamo ciò che sta accadendo in Libano, dove alcuni estremisti stanno danneggiando e rovinando la lotta palestinese usando i campi per attaccare l’esercito libanese e mettendo a rischio la vita dei palestinesi".

Per ciò che concerne la tregua, ha spiegato che "deve essere totale, sia nella Striscia di Gaza sia nella West Bank".

Manifestazione contro l’occupazione israeliana si sono svolte sia nella West Bank sia nella Striscia di Gaza.

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