Manifestazioni in Cisgiordania per unità nazionale, e contro occupazione israeliana e veto Usa

Cisgiordania. Ieri, 24 febbraio, oltre un migliaio di palestinesi hanno manifestato nel centro di Ramallah per protestare sia contro la situazione di disunità politica interna sia contro gli Accordi di Oslo con Israele. 
Il corteo, formato da persone appartenenti alle varie fazioni palestinesi, si è sviluppato lunghe le strade principali della città, ostentando bandiere e striscioni, e chiedendo libertà e unità. 

La parlamentare Khalida Jarrar, del Fronte popolare per la liberazione della Palestina – Fplp -, ha dichiarato che è tempo di “spazzare via questa pagina della nostra storia”.

Uno degli organizzatori della manifestazione, Hassen Faraj, ha affermato: “I giovani palestinesi vogliono inviare un messaggio chiaro sulla necessità di porre fine alle divisione e di ritornare all'unità”.

E ha aggiunto: “Dobbiamo ritornare all'unità. Siamo stati troppo compiacenti con la divisione. Se siamo uniti, possiamo affrontare l'occupazione israeliana e ripristinare i nostri diritti, e stare a fianco della nostra dirigenza”.

Faraj ha poi informato che le autorità di Gaza hanno proibito la manifestazione, e che considera questa decisione deludente. 

A Nablus, 5mila persone hanno protestato contro il primo veto dell'amministrazione Usa di Barack Obama a una risoluzione Onu, quella che criticava le attività coloniali israeliane.
“Il veto Usa pone Israele al di sopra della legalità internazionale”, hanno gridato i manifestanti.

La risoluzione, presentata dalla dirigenza palestinese dell'Anp, che chiedeva di fermare la politica coloniale israeliana in Cisgiordania e Gerusalemme, aveva il sostegno di tutti e 14 gli altri membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, ma gli Usa, come consuetudine, hanno posto il veto, bloccandola.
(Fonte: Maan)

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