Manovre antiaeree congiunte israelo-statunitensi.

Pic. Israele e Stati Uniti hanno iniziato, mercoledì 21 ottobre, importanti manovre antiaeree congiunte, nelle quali vengono simulati attacchi missilistici contro Israele provenienti dall’Iran, dalla Siria, dal Libano o dalla Striscia di Gaza.

Migliaia di militari sionisti, assieme a 1.500 soldati statunitensi, partecipano a queste manovre che si protrarranno fino al 5 novembre, secondo quanto riferito dalla Radio israeliana.

Verranno testate batterie antimissile israeliane di tipo Arrow, i sistemi americani di difesa navale Thaad e Aegis ed i sistemi antiaerei Patriot e Hawk.

Queste esercitazioni militari, che rappresentano una minaccia per tutta la regione vicino-orientale, giungono dopo che la Turchia ha rifiutato la partecipazione dei sionisti ad esercitazioni internazionali (previste la settimana scorsa sul territorio turco con gli Usa e la Nato) come forma di protesta contro i crimini di guerra perpetrati dalle Forze d’occupazione israeliane contro la Striscia di Gaza all’inizio del 2009.

L’Amministrazione Obama, che ha lanciato lo slogan del “cambiamento”, ha fatto molte promesse riguardanti gli ‘errori’ della precedente Amministrazione Bush nei confronti dei palestinesi, eppure sostiene Israele anche dopo che essa è stata condannata al Consiglio dei diritti umani dell’Onu, che ha fatto proprio il Rapporto Goldstone che accusa le Forze d’occupazione israeliane d’aver commesso crimini di guerra e contro l’umanità durante l’aggressione a Gaza.

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