Ramallah. “Dai negoziati con Israele non si otterrà nulla”. E' quanto ha dichiarato alla Reuters Marwan Barghouthi, il noto leader di Fatah rinchiuso da anni in un carcere israeliano.
L'intervista è stata pubblicata ieri, ed era stata raccolta dall'avvocato di Barghuthi, attraverso risposte scritte redatte dal prigioniero.
“Scommettere soltanto sui negoziati – ha affermato il leader di Fatah, secondo quanto riportato dalla Reuters – non è mai stata la nostra scelta. Io ho sempre chiesto un insieme costruttivo di negoziati, resistenza, politica, azione diplomatica e popolare”.
Barghuthi ha lanciato un appello per una campagna popolare contro gli insediamenti, le politiche coloniali israeliane a Gerusalemme, l'assedio su Gaza, l'espropriazione delle terre e il Muro dell'Apartheid.
Il leader di Fatah, prigioniero politico e condannato a cinque ergastoli, è considerato da molti, all'interno del movimento, come un possibile candidato alla presidenza dell'Anp, al posto di Mahmud Abbas, con mandato scaduto e ormai screditato.
Parlando della crisi interpalestinese come di “un crimine contro la nazione”, egli ha chiesto a Hamas di firmare un accordo di riconciliazione. “Non vedo differenze politiche fondamentali tra Fatah e Hamas. Non ci sono scuse che impediscano una riconciliazione nazionale”. E ha aggiunto: “Alla luce del fallimento dei negoziati e della mancanza di un partner israeliano per la pace, è necessario porre fine alle divisioni interne e restaurare l'unità nazionale”.