Marzo, l’occupazione ha arrestato 150 gerosolimitani

Al-Quds (Gerusalemme) – InfoPal. Un centro palestinese per i diritti umani ha reso noto che le violazioni israeliane contro i cittadini di Gerusalemme sono aumentate nel mese di marzo. Le aggressioni, riferisce il centro, variano dalla violazione della libertà di culto, alla profanazione della moschea di al-Aqsa, da parte dei coloni, poliziotti e soldati israeliani, oltre alle campagne di arresti, quasi quotidiane, effettuate nei quartieri della città Santa e gli attacchi, sempre in aumento, dei coloni estremisti contro gli abitanti.

In un comunicato stampa, il Centro informazioni di Wadi Hilwa ha riferito che “nel mese scorso, l’occupazione ha diffidato 40 gerosolimitani dall’accedere alla moschea di al-Aqsa, consentendo, allo stesso tempo, a centinaia di coloni di assaltarla”.

Le autorità israeliane avrebbero inoltre impedito, per tre settimane consecutive, ai fedeli sotto ai 50 anni di recarsi nelle moschea di al-Aqsa, rafforzando le misure di sicurezza nel centro storico della città, e nelle vie d’accesso alla moschea di Gerusalemme, disseminandovi transenne e postazioni di controllo.

Stando al comunicato del centro palestinese, le forze israeliane, in diversi giorni del mese scorso, avrebbero impedito a donne e uomini palestinesi di accedere alla moschea di al-Aqsa, sequestrando i loro documenti d’identità e trattenendo loro nei centri di interrogatorio della città vecchia.

Il centro ha anche rivelato di aver registrato 150 casi d’arresto nei confronti di donne, bambini e giovani, da tutti i quartieri e i villaggi di Gerusalemme. Gli arresti in questione sarebbero avvenuti, per lo più, sullo sfondo degli assalti alla moschea di al-Aqsa, e i conseguenti scontri. E ha aggiunto che i tribunali israeliani hanno emesso delle condanne contro otto abitanti di Gerusalemme, provenienti da Silwan e at-Tur, tra cui una signora e alcuni minorenni.

Sempre a marzo, continua il comunicato, i tribunali israeliani avrebbero esteso la detenzione di circa 50 palestinesi, provenienti da diversi quartieri di Gerusalemme, arrestati negli ultimi mesi con varie accuse.