Mattina di sangue in Cisgiordania: Tsahal uccide un bambino e un giovane

Cisgiordania-InfoPal. Venerdì 20 giugno è iniziato con un drammatico bilancio di morte in Cisgiordania: a Dura, nei pressi di Hebron, un ragazzino di 14 anni, Mahmoud Jihad Muhammad Dudeen, è stato ucciso, colpito a sangue freddo dai soldati israeliani durante un’incursione nella cittadina.

Fonti locali hanno riferito a Ma’an e a altri media che Mahmoud è stato colpito al petto da proiettili veri, ed è stato condotto all’ospedale governativo di Hebron, dove è stato dichiarato morto subito dopo. I soldati, secondo quanto riferiscono le fonti, hanno aperto il fuoco direttamente contro di lui, durante scontri scoppiati a seguito dell’invasione del sobborgo di Haninia.

 

Sempre nella mattina di venerdì, nel campo profughi di Qalandia, a sud di Ramallah, un palestinese di 22 anni, Mustafa Hosni Aslan ,è morto per le ferite riportate durante un assalto delle truppe di occupazione. Il giovane è stato colpito direttamente alla testa da proiettili veri.

Altri due cittadini sono stati feriti durante l’incursione nel campo.

Mustafa Aslan all’ospedale, prima di morire.

La campagna di feroci incursioni israeliane in Cisgiordania sono iniziate una settimana fa, a seguito della presunta scomparsa di tre giovani coloni dell’insediamento illegale di Gush Etzion, ma hanno l’evidente obiettivo di distruggere ulteriormente i territori palestinesi, ucciderne e ferirne i cittadini, e minare il governo di unità nazionale, appoggiato da Hamas e Fatah. Inoltre, si sta rivelando una vera e propria campagna contro il movimento di Hamas.

Nell’ultima settimana, secondo quanto riferisce l’esercito di occupazione israeliano, sono state assaltate 1150 “località”, tra villaggi, città, campi profughi, incluse case, scuole, università, associazioni caritatevoli, uffici pubblici, ecc., e sono stati sequestrati oltre 300 cittadini, molti dei quali affiliati di Hamas.

Nei propri comunicati, l’esercito israeliano non fa più mistero di usare proiettili veri contro le proteste che scoppiano a seguito di ogni incursione: i media occidentali, infatti, sono tutti allineati nel sostenere questa ennesima barbarie israeliana.