Tel Aviv – Al-Mayadeen. I media israeliani hanno confermato che l’attacco condotto dalla Resistenza islamica in Libano, domenica, ha di fatto “paralizzato il Nord”, sottolineando l’impatto significativo delle azioni di Hezbollah sulla stabilità della regione.
I media israeliani hanno riferito che quattro persone sono state ferite a Kiryat Bialik e che due edifici della colonia hanno subito danni. Una piattaforma di notizie israeliana ha indicato che intere case a Kiryat Bialik e nell’area circostante sono state bruciate. Inoltre, l’ospedale Rambam di Haifa ha annunciato l’arrivo di cinque persone ferite dall’attacco missilistico.
I media israeliani hanno riferito che Hezbollah ha lanciato oltre 120 razzi verso il nord, nelle ultime ore, di cui circa 30 dalla mattina e diretti verso l’area di Krayot, a nord di Haifa.
Il rapporto indica che le sirene hanno suonato continuamente nel Nord e in diverse aree industriali, riflettendo il persistente allarme dovuto agli attacchi missilistici. Inoltre, la Radio dell’esercito israeliano ha sottolineato che Hezbollah “ha scelto con cura i bersagli e il contro-messaggio che intendeva trasmettere”.
Hezbollah amplia il raggio di lancio dei razzi.
Alla luce dei recenti sviluppi, i media israeliani hanno confermato che Hezbollah ha “ampliato il raggio di lancio dei missili a 60 km”, indicando che due milioni di coloni sono ora alla portata del fuoco della Resistenza dopo gli ultimi attacchi.
Il canale televisivo israeliano Channel 13 ha riferito che le aree prese di mira dai razzi di Hezbollah – al-Nasiriyah, Afula e Migdal HaEmek – non erano incluse nelle linee guida fornite dal Comando del fronte interno ai coloni in preparazione di potenziali attacchi di Hezbollah.
I media israeliani hanno riferito che l’esercito israeliano potrebbe imporre restrizioni più severe a Haifa e dintorni a causa dell’ampliamento del raggio d’azione dei razzi provenienti dal Libano. Inoltre, è stato annunciato che le sessioni scolastiche saranno cancellate ad Akka, Tabarayya, Nahariya e Safad in risposta agli attacchi missilistici che colpiscono il nord.
Queste notizie fanno seguito alle operazioni di domenica mattina della Resistenza islamica in Libano, che ha preso di mira la base militare e l’aeroporto di Ramat David per due volte, all’alba, lanciando decine di razzi Fadi 1 e Fadi 2. L’azione è stata intrapresa a sostegno di Gaza e in risposta agli attacchi terroristici israeliani in Libano di martedì e mercoledì, che hanno causato migliaia di feriti.
La Resistenza ha anche preso di mira il complesso militare-industriale Rafael alle 6:30. Rafael è specializzato in apparecchiature elettroniche e si trova nella valle di Zvulun, a nord della città occupata di Haifa, ed è stato bersagliato con decine di razzi Fadi 1, Fadi 2 e Katyusha.