Media israeliani: l’aviazione sta intensificando la sua attività nei cieli di Gaza

Gaza-Quds Press. Giovedì, i media ebraici hanno affermato che l’Aeronautica israeliana ha intensificato la sua attività nei cieli della Striscia di Gaza, sullo sfondo delle “tensioni” nel sud, e della presenza di un avvertimento di un attacco del Jihad islamico nel futuro prossimo.

Il sito web religioso Jewish World News – GD ha affermato che “le ultime ore hanno visto i cieli della Striscia di Gaza riempirsi di droni armati, per determinare le posizioni delle unità missilistiche anticarro del movimento del Jihad islamico con l’obiettivo di colpirlo”.

Il sito cita una fonte militare israeliana che afferma che “la decisione di continuare l’allerta e aumentare la vigilanza ai confini della Striscia di Gaza è il risultato di un avvertimento concreto secondo il quale il Jihad islamico ha inviato squadre anticarro in posizioni avanzate, con l’obiettivo di danneggiare soldati, coloni o veicoli dell’esercito israeliano”.

Ha sottolineato che “l’innalzamento dello stato di allerta e vigilanza rientra nella decisione di chiudere le strade nella regione meridionale, per il terzo giorno, per paura di operazioni che potrebbero essere svolte dalle organizzazioni palestinesi nella Striscia di Gaza”.

L’esercito di occupazione ha spiegato, tramite un suo portavoce, in risposta alle critiche pubbliche dei coloni alle misure adottate nel sud, che “non è possibile attaccare solo sulla base dell’avvertimento, quindi preferiscono concentrarsi ora sulle misure difensive”.
Mercoledì, i coloni hanno criticato l’esercito e il suo governo per “ostruire il movimento dei residenti degli insediamenti vicino alla Striscia di Gaza”, oltre a denunciare “il mancato attacco alle organizzazioni palestinesi”.

Per il quarto giorno consecutivo, l’esercito di occupazione continua a imporre un cordone di sicurezza nella regione meridionale (di Israele), istituendo posti di blocco militari, chiudendo strade e fermando la circolazione dei treni e dei viaggi turistici.
Tali misure giungono nel timore israeliano che il Jihad islamico lanci attacchi di resistenza, in risposta all’arresto del leader del movimento, shaykh Bassam al-Saadi, di Jenin, nella Cisgiordania occupata settentrionale, avvenuto lunedì scorso.
L’esercito di occupazione continua a chiudere sia il valico di Kerem Shalom/Kerem Abu Salam, l’unico valico commerciale della Striscia di Gaza, sia quello di Beit Hanoun/Erez designato per la circolazione delle persone.