Membro del Knesset: migliaia di edifici israeliani abusivi non vengono demoliti

An-Nasira (Nazareth) – Quds Press. Il membro arabo del Knesset, Talab Abu Arar, ha denunciato le ripetute demolizioni effettuate nei villaggi palestinesi non riconosciuti da Israele, ma ampiamente noti negli ambienti arabi soprattutto nel Negev. 

Egli ha sottolineato l’ultimo episodio accaduto nel villaggio di Arara, in cui una baracca appartenente ad un giovane palestinese, in procinto di sposarsi, è stata demolita.

Abu Arar ha aggiunto che nel villaggio di Bir Hadaj, gli abitanti hanno preferito demolire le loro case con le proprie mani per evitare che le forze israeliane entrino nel villaggio, e temendo danni alle strutture vicine a quelle demolite, dovuti all’utilizzo delle attrezzature meccaniche del ministero dell’Interno e del cosiddetto dipartimento delle Terre d’Israele.

In alcune dichiarazione esclusive rilasciate a Quds Press, il deputato ha affermato che decine di migliaia di edifici israeliani privi di licenza, nel Negev, negli insediamenti israeliani in Cisgiordania e in tutto il paese in generale, vengono condonati dalle Commissioni di pianificazione e costruzione e dal governo israeliano, nonostante sorgano senza permessi in aree già regolamentate. Egli ha aggiunto che “negli ambienti ebraici, ai cittadini viene concesso del tempo per ottenere, a posteriori, le licenze edilizie, tuttavia, essi si disinteressano, consapevoli che le autorità non demolirebbero mai i loro edifici. Sul fronte opposto invece, quello dei palestinesi, le stesse autorità israeliane impiegano il pugno di ferro, impedendo ai cittadini di ottenere i permessi edilizi nei villaggi non riconosciuti da Israele”.

Abu Arar ha riferito che le aree arabe del Negev sono diventate teatro di campagne quasi quotidiane, in cui alcune strutture vengono abbattute e altre colpite da avvisi di demolizione, sottolineando che ciò impone alle organizzazioni dei diritti umani di intervenire per esporre questa politica israeliana.

Il deputato palestinese si è appellato a tutti i comitati attivi nei villaggi arabi non riconosciuti, affinché cooperino nell’organizzare iniziative a livello locale, per porre le loro questioni all’opinione pubblica, oltre a partecipare attivamente agli eventi pubblici. Infine, egli ha invitato a partecipare alla Conferenza per sostenere il villaggio di Wadi al-Na’am, organizzata dal Consiglio regionale dei villaggi arabi non riconosciuti dall’occupazione, che si terrà sabato prossimo.