Membro della Knesset si unisce a migliaia di coloni nell’invasione alla moschea di al-Aqsa a Gerusalemme. Ambasciatore USA benedice Israele al Muro di Buraq

Gerusalemme occupata/al-Quds. Un membro del parlamento israeliano si è unito a migliaia di coloni ebrei illegali nell’assalto alla moschea di al-Aqsa, nella Gerusalemme Est occupata, giovedì, in occasione del quinto giorno della festività ebraica di Pesach. Secondo l’ufficio del governatore di Gerusalemme, migliaia di coloni sono entrati nel cortile della moschea e nell’antico cimitero di Bab al-Rahma, dove hanno eseguito rituali.

Bab al-Rahma è un antico cimitero musulmano, proprietà del waqf (dipartimento di beni religiosi) da oltre 1.400 anni. Contiene numerose tombe di illustri compagni del Profeta Muhammad.

Secondo la dichiarazione, anche Zvi Sukkot, membro del Partito del Sionismo Religioso di estrema destra del ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben-Gvir, si è introdotto con la forza nel luogo e ha eseguito quella che viene definita una “prostrazione epica”. Ben-Gvir ha elogiato l’azione di Sukkot e il cambiamento dello status quo del sito. “Sono felice di vedere che anche il parlamentare Zvi Sukkot, come molte altre migliaia di persone, si stia prostrando e pregando sul Monte del Tempio [Moschea di al-Aqsa]”, ha commentato Ben-Gvir.

Venerdì, in una mossa provocatoria, mentre continua il genocidio israeliano a Gaza, sostenuto dagli Stati Uniti, l’ambasciatore statunitense in Israele Mike Huckabee ha visitato il Muro di Al-Buraq, occupato a Gerusalemme.

Huckabee ha anche affisso un biglietto sul muro e ha offerto una benedizione per Israele a nome dell’amministrazione Trump, invocando pace e prosperità.

Israele ha permesso ai coloni di entrare nel complesso quasi ogni giorno, dal 2003, ad eccezione del venerdì e del sabato.

La moschea di al-Aqsa è il terzo luogo più sacro al mondo per i musulmani. Gli ebrei chiamano la zona “Monte del Tempio” e credono che in tempi antichi fosse il sito di due templi ebraici.

Israele ha occupat Gerusalemme Est, dove si trova al-Aqsa, durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967, annettendo l’intera città nel 1980, in un’azione mai riconosciuta dalla comunità o dal diritto internazionale.

(Fonti: MEMO, Quds News).