Mercoledì di sangue, ieri, a Gaza: 1 morto e 13 feriti a causa dell’uso improprio di armi da fuoco,

Un mercoledì di sangue, ieri, a Gaza: 1 cittadino palestinese ucciso e 13 feriti a seguito di colpi di arma da fuoco. E’ la denuncia del Palestinian Centre for Human Rights (PCHR).

Durante una conferenza stampa il PCHR ha dichiarato che dieci persone sono state ferite a seguito di scontri armati scoppiati tra il clan Hasanein, nella città di Gaza, e le forze esecutive controllate da Hamas.

Secondo il PCHR, gli scontri sono scoppiati quando Nahda Sa’di Hasanein, 20 anni, è stata ricoverata nell’ospedale Ash-Shifa, ieri pomeriggio, con ferite di arma da fuoco all’addome. Il PCHR sostiene che il rifiuto, da parte dei familiari, di rivelare alle Forze esecutive il motivo del ferimento della ragazza, hanno provocato il diverbio.
In serata, membri delle Forze hanno impedito ad alcuni parenti armati della giovane donna di entrare in ospedale. A questo punto ne è nato uno scontro, che ha causato 10 feriti: 4 della famiglia Hasanein e 4 delle Forze esecutive. Tra i feriti anche un bimbo di 3 anni.

In un altro incidente, un congegno esplosivo è scoppiato di fronte alla casa del direttore della Polizia, Abdel Naser Doghmosh, nel quartiere di Tal El-Hawa, nella città di Gaza. L’esplosione ha provocato danni alla casa, ma nessuna vittima.  

Il PCHR ha denunciato l’uso improprio di armi da fuoco e ordigni nella Striscia di Gaza, che causano numerosi morti e feriti, e si è rivolto alle autorità palestinesi affinché aprano un’inchiesta sui responsabili degli incidenti.

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