Mesha’al: “Assisteremo ad una grande vittoria per i detenuti palestinesi”

Il Cairo-Quds Press. Khaled Mesha’al, capo dell’ufficio politico di Hamas, ha affermato che la resistenza palestinese non si darà pace fino a quando tutti i prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane non saranno liberati, sottolineando che la questione dei prigionieri è sulla cima delle priorità nazionali di Hamas.

Nel suo discorso, tenuto al Cairo, giovedì 4 aprile, a margine della Conferenza dei sostenitori di Gerusalemme, Mesha’al ha reso noto che “nel prossimo periodo, assisteremo ad una grande vittoria sul versante dei detenuti nelle carceri israeliane”, sottolineando che la loro liberazione è un suo debito personale.

Il leader di Hamas ha affermato che l’occupazione israeliana “non è più quella del passato, in termini di potenza. La resistenza è riuscita a rivelare i suoi svantaggi e punti di debolezza”. Egli ha anche spiegato che “il progetto della liberazione della Palestina parte dal coinvolgimento di tutte le energie presenti in campo, su basi paritarie, per giungere a completare questo percorso e liberare tutta la terra palestinese”. Mesha’al ha anche osservato che Gerusalemme “è la chiave del progetto di liberazione, ed è la parola d’ordine per tutti i musulmani, ovunque residenti nel mondo”.

In un altro contesto, il capo dell’ufficio politico di Hamas ha rivelato che il suo movimento ha tenuto una serie di incontri con i vertici dell’istituzione militare egiziana, su invito della stessa presidenza del paese arabo. E ha anche espresso la propria indignazione per “le invenzioni dei media su Hamas”.

Mesha’al ha quindi ribadito che il suo movimento, come tutti i palestinesi, nutre sentimenti di massimo rispetto nei confronti dell’Egitto e della sua sicurezza. Ha anche rinnovato il netto rifiuto di interferire negli affari interni del paese arabo. Egli ha dichiarato: “l’Egitto, oltre alla sua preminente posizione di leadership nel mondo arabo e islamico, rappresenta, per i palestinesi, un sostenitore attivo della loro causa, lo è oggi, lo era nel passato e lo sarà nel futuro. I palestinesi apprezzano i sacrifici che l’Egitto e il suo esercito hanno dato”.

Il leader palestinese ha anche reso noto di “mantenere dei contatti con vari funzionari egiziani, in particolare nella presidenza e nell’intelligence generale del paese, e di coordinare con loro, in modo da garantire la sicurezza nazionale egiziana.

Per quanto riguarda la riconciliazione palestinese, Mesha’al ha riferito che essa rappresenta una priorità assoluta per Hamas, sottolineando come sia l’occupazione che la comunità internazionale cerchino di ostacolarla.

Tuttavia, ha spiegato il leader palestinese, “la riconciliazione non significa che Hamas abbandoni i suoi principi, punti saldi o il suo programma politico. Noi, invece, cerchiamo di trovare dei punti in comune con Fatah”.