Mesha’al: gli islamisti riconoscano la difficoltà di governare

Ma’an. Lunedì 8 ottobre, il leader di Hamas, Khaled Mesha’al, ha dichiarato che le forze politiche di ispirazione islamica dovranno riconoscere la difficoltà di governare uno Stato. 

Parlando alla Conferenza “islamisti e democrazia”, tenutasi a Doha, Mesha’al ha affermato che l’esperienza di Hamas come partito politico di ispirazione islamica è stata unica, in quanto esso era prima di tutto un movimento di liberazione nazionale. 

Il capo di Hamas ha dichiarato al Centro arabo per la ricerca e gli studi politici che non ci può essere una vera autorità palestinese, in quanto i palestinesi sono dispersi e il loro territorio è sotto occupazione straniera. 

Mesha’al ha affermato che Hamas è entrata nell’arena politica nel 2006, insieme all’Autorità palestinese, Anp, per cercare di correggere gli errori degli accordi di Oslo. 

Egli ha riconosciuto che il suo movimento ha lavorato per conciliare la posizione a capo del governo, con il suo ruolo come  realtà di resistenza. 

“Gli islamisti devono ammettere che essere al governo è molto più complicato di quanto potevano immaginare, evidentemente, ciò vale anche per Hamas” ha aggiunto. 

Il leader di Hamas ha ribadito che il suo movimento rimarrà, comunque, di resistenza che ha imparato dai propri errori. 

Egli ha invitato tutte le forze politiche arabe, movimenti islamisti compresi, a stabilire un forte modello di democrazia. 

Il modello europeo di democrazia, in cui il partito di maggioranza governa e i partiti di minoranza formano l’opposizione, non può soddisfare le esigenze dei Paesi arabi”, ha dichiarato Mesha’al. 

Egli ha aggiunto che l’abitudine israeliana di formare governi di larghe coalizioni di tutto lo spettro politico ha permesso a tutte le parti politiche di dare un contributo. 

“Gli islamisti, a prescindere dal loro potere, non possono escludere gli altri. Quindi i nazionalisti, i liberali e tutti gli altri non dovrebbero preoccuparsi di essere esclusi”, ha dichiarato Mesha’al, aggiungendo che Hamas non escluderebbe alcun partito. 

Mesha’al ha esortato i leader arabi a conciliare gli interessi nazionali con le priorità regionali. Citando l’Egitto come esempio, egli ha affermato che il nuovo governo del Cairo non potrà mai isolarsi dalla causa palestinese. 

Egli ha anche aggiunto che i governi arabi dovrebbero considerare le pressioni popolari come una fonte di forza che consente a loro di affrontare più efficacemente le potenze internazionali.