Il Cairo -InfoPal. Khaled Mesha'al, capo dell'Ufficio politico del Movimento di resistenza islamica 'Hamas', ha invitato i negoziatori palestinesi a “trarre una lezione dalle trattative di scambio”, definite “una pagina illuminate della storia palestinese”.
“Nelle trattative – ha affermato Mesha'al – chi possiede la carta vincente, unita a una mente razionale e alla pazienza, obbliga l'altro a pagare il prezzo”.
Rivolgendosi ai detenuti liberati, deportati fuori dalla Palestina, il capo di Hamas ha detto: “Dalle trattative condotte dovreste trarre una massima nella gestione delle decisioni politiche: chi si siede al tavolo dei negoziati senza assi nelle maniche non ottiene nulla. Il nostro nemico concede solo quando non ha alternative ed è sotto pressione”.
E ha aggiunto: “Conosciamo bene la mentalità israeliana, perché Dio ci ha insegnato chi sono. Questo accordo è stato raggiunto grazie all'eroica impresa dei combattenti che hanno sconfitto l'esercito israeliano nell'operazione 'Illusione svanita', e all'Intelligence palestinese a Gaza che ha superato e oscurato tutta l'esperienza e la tecnologia israeliana, che ha dovuto cedere e pagare il prezzo dell'accordo”.
Mesha'al ha anche spiegato che “nascondere Shalit per cinque anni a Gaza è un successo che rende orgogliosa la nazione, perche le menti dell'Intelligence palestinese combattente hanno sconfitto Israele e tutta la sua potenza in campo di spionaggio”.
Il dirigente di “Hamas” ha aggiunto che l'accordo ha potuto realizzarsi “grazie ad un mediatore rispettabile, esperto ed affidabile, che ha pazientato molto per raggiungere l'obiettivo”. E ha ringraziato l'Egitto, il suo popolo, la sua storia, la sua Intelligence, dicendo: “Se i nostri negoziatori avessero intravisto la possibilità di liberare più prigionieri prolungando le trattative, l'avrebbero fatto, ma si sono resi conto, insieme ai mediatori egiziani, di aver raggiunto il massimo che si poteva ottenere dopo cinque anni di contatti”.
Mesha'al ha lodato il ruolo della mediazione egiziana, affermando che con essa i palestinesi hanno raggiunto molto più di quello che avrebbero ottenuto con la mediazione tedesca, un anno fa.
Rivolgendosi ai parenti dei prigionieri liberati, il leader di Hamas ha poi detto: “Netanyahu si sforza per giustificarsi di fronte all'opinione pubblica israeliana per aver siglato l'accordo… Che dica quello che vuole, che menta quanto vuole sul raggiungimento dell'accordo, sostenendo che 'Hamas ha accettato le nostre condizioni', tanto gli israeliani sanno prima degli altri chi ha ceduto”.
Mesha'al ha concluso: “Se il soldato israeliano è molto importante per il suo popolo, i nostri cittadini lo sono di più, tutto il nostro popolo ha pagato il prezzo della vostra liberazione”.