Ramallah – WAFA. La Società della Mezzaluna Rossa Palestinese ha affermato che le violazioni dell’occupazione israeliana contro i suoi equipaggi sono diventate quasi una routine in varie aree del territorio palestinese occupato, nonostante personale e veicoli portino chiaramente l’emblema della Mezzaluna Rossa e svolgano servizi medici d’emergenza.
In un comunicato diffuso, la società ha affermato che segue con grande attenzione gli attacchi delle forze d’occupazione israeliane e dei coloni, che, domenica mattina, hanno picchiato e aggredito due dei suoi equipaggi mentre svolgevano il loro lavoro umanitario al posto di blocco militare all’ingresso della cittadina di Beit Furik, ad est di Nablus.
Il comunicato aggiunge che i due volontari, Mohammad Baara e Firas al-Baz, sono stati aggrediti dai soldati dell’occupazione, che hanno puntato loro le armi in faccia e li hanno picchiati, aggredendone uno alla testa con il calcio di un fucile e provocandogli gravi lesioni.
Inoltre, la dichiarazione ha sottolineato che il diritto umanitario internazionale vieta di prendere di mira le missioni mediche, inclusi individui, veicoli e strutture, che svolgono compiti umanitari, e sottolinea la necessità di proteggerle e di non interferire con esse in alcun modo, o ostacolare il loro lavoro.
La Società ha indicato che il numero di violazioni commesse l’anno scorso contro gli equipaggi ed i veicoli della Società della Mezzaluna Rossa Palestinese nel territorio palestinese occupato ammonta a 103: 32 violazioni contro le ambulanze della Società e 31 casi di impedimento o ostruzione del servizio, 35 violazioni contro dipendenti e volontari, 5 violazioni contro le strutture e gli edifici dell’associazione ed un arresto.
Traduzione per InfoPal di F.H.L.