Migliaia dei combattenti di Fatah hanno marciato in sostegno del governo.

Il consiglio militare delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, del martire Ahmed Abu Rish, di Al-Tawhid, appartenenti a Fatah, hanno dato il loro completo sostegno al governo eletto e al ministero degli Interni per sostenere la polizia e la sicurezza.

La decisione è stata presa ieri, durante la manifestazione di migliaia di combattenti delle fazioni militari di Fatah che hanno marciato lungo le strade di Gaza giungendo infine davanti al parlamento per offrire sostegno al governo palestinese.

Ha partecipato alla marcia anche Khaled Abu Hilal, esponente del movimento Fatah,  portavoce del ministero degli Interni e della sicurezza nazionale, e alcuni esponenti del consiglio militare delle Brigate Al-Aqsa (che è composto da 11 formazioni militari), delle Brigate Abu Ar-Rish, di Al-Tawhid, e altri combattenti che portavano con sé armi leggere e lancia-missili, e ripetevano slogan a sostegno del governo e dell’esecutivo.

In questa occasione, le varie fazioni hanno affermato che la loro decisione di partecipare alla forza formata dal ministero degli Interni per sostenere la polizia e la sicurezza e porre fine al caos e al disordine pubblico è dettata dalla logica del "bene nazionale". E che tale forza è per "sostenere la polizia e non per crearne una alternativa".

I portavoce hanno indirizzato una lettera al Premier palestinese per dimostrare ancora una volta il loro sostegno al governo – che garantisce il progetto della resistenza e dei valori nazionali. Hanno aggiunto che ad alcuni di loro è sembrato strano porre Khaled Abu Hilal, uno dei figli fedeli di Fatah, a portavoce del ministero degli Interni, e che se "questi giochetti mirano a metterli fuori da Fatah – organizzazione madre-, non serviranno a niente".

I portavoce hanno inoltre sottolineato che i membri di Fatah che hanno partecipato alla marcia erano a volto scoperto perché "vogliono mettere le cose a posto e tagliare la strada a chi manipola le Brigate e prende posizioni contro il bene nazionale". Hanno precisato che "Fatah non ha perso le elezioni, ma che quelli che le hanno perse sono i traditori. Chi ha vinto non è Hamas, ma il programma della resistenza, le riforme e il desiderio di cambiamento portati avanti da Hamas".

Ahmed Bahar, vicepresidente del parlamento, ha dichiarato di essere contento e fiero di questa manifestazione: "Siete il futuro della Umma – ha spiegato -, i protettori del paese che lavorano per l’unità nazionale e per affrontare le oppressioni contro il popolo".

Ha aggiunto che l’embargo "contro il nostro popolo si rompe con la presenza di  questa moltitudine che alza la bandiera dell’Islam e lavora per la vittoria del governo e del popolo palestinese", e che "questa marcia dimostra che il nostro popolo, i gruppi di resistenza e le fazioni  militari sono unite nell’affrontare il caos nella sicurezza sostenuto da un gruppo lontano dagli ideali palestinesi". E ha aggiunto che si tratta di "fuori legge che la popolazione conosce bene e che sconfiggerà".

Bahar ha annunciato che i vari movimenti palestinesi sono prossimi a dar vita a un dialogo nazionale per promuovere l’unità nazionale.

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