Migliaia di fedeli hanno pregato nella moschea di Al-Aqsa e altri davanti al checkpoint di Ramallah.

Migliaia di musulmani hanno raggiunto la moschea di al-Aqsa, a Gerusalemme, per la preghiera del venerdi.

Le autorità israeliane hanno costruito checkpoint e posti di blocco in tutta l’area.

Nello stesso tempo, al checkpoint di Qalandia, tra Gerusalemme e Ramallah, una folla di fedeli musulmani ha partecipato alla preghiera per il terzo venerdì di Ramadan. Non hanno potuto, infatti, raggiungere la moschea di al-Aqsa, nella Città Vecchia di Gerusalemme.

La gente radunata in preghiera ha ascoltato il sermone officiato dal Supremo Giudice islamico di Palestina, Sheikh Taisir Tamimi, a cui le autorità israeliane hanno impedito di entrare nella città santa.

Le forze di occupazione hanno sparato proiettili di gomma e lacrimogeni per diperdere la folla.

Tamimi ha dichiarato che Israele ha aperto una sinagoga a ridosso del muro meridionale del perimetro di Al-Aqsa e ha denunciato tale scelta come una "violazione dei luoghi santi islamici".  

Oggi ricorre anche il 7° anniversario dell’inizio dell’Intifada di Al-Aqsa: il 29 settembre del 2000, infatti, l’ex primo ministro israeliano Ariel Sharon, con i suoi uomini, invase provocatoriamente la Spianata delle Moschee, facendo scoppiare la rivolta popolare palestinese.

Tamimi ha dunque lanciato un appello ai popoli arabi e musulmani affinché prendano posizione contro l’usurpazione di territori e luoghi palestinesi ad opera delle autorità israeliane.

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