Migliaia di immigranti dell’ex-URSS in Israele solo per passaporto

Tel Aviv-MEMO. Migliaia di immigrati in Israele dall’ex-Unione Sovietica “potrebbero essere venuti solo per ricevere un passaporto israeliano prima di trasferirsi all’estero”, secondo quanto riferito da JTA, con un totale probabile di casi pari ad un quarto di tutti gli immigrati russi.

L’articolo, citando il settimanale israeliano Makor Rishon, ha descritto l’esistenza di “aziende che promettono la cittadinanza israeliana accelerata ed il passaporto che ne deriva” emersa in Russia  “da quando è stata approvata una legge che consente ai nuovi immigrati di ricevere il documento di viaggio entro i primi tre mesi dal [trasferimento in Israele]”.

Secondo il rapporto, “per molti nel mondo post-sovietico, un passaporto israeliano è considerato desiderabile così come il passaporto dell’Unione Europea lo è per gli israeliani”.

Ora, queste agenzie russe affermano che possono aiutare coloro che sono in grado di emigrare in Israele per ottenere la cittadinanza israeliana “entro due giorni” per alcune “migliaia di euro”.

JTA ha aggiunto che, secondo Makor Rishon, “in determinate circostanze […] il periodo di tre mesi può essere ridotto ad un minimo di un giorno, e alcuni immigrati sono stati persino in grado di ricevere i loro passaporti senza dover lasciare l’aeroporto internazionale Ben Gurion”.

Sulla base dei dati del ministero israeliano per l’Accoglimento degli immigrati, si stima che circa 8.500 persone dall’ex-Unione Sovietica “siano venuti solo per il passaporto, prima di lasciare immediatamente il paese”.

Nel 2018, circa 10.500 russi e 6.400 ucraini sono emigrati in Israele, “che è stato il primo anno in cui la maggior parte dei nuovi immigrati non erano ebrei ai sensi della […] legge religiosa ebraica”.