Migliaia di manifestanti contro il governo militare in tutto l’Egitto

PressTv. Migliaia di manifestanti sono scesi in piazza in diverse parti d’Egitto, chiedendo la fine del regime militare, e il ripristino del deposto presidente Mohammed Mursi.

Le manifestazioni sono state organizzate martedì in diverse città del paese, tra cui Shubra, Matreh e Al-Minya.

Durante le proteste, i manifestanti hanno espresso il loro sostegno al presidente deposto e hanno chiesto il suo ritorno al potere. Hanno anche scandito slogan contro il ministro della Difesa egiziano Abdul Fattah al-Sisi.

Il generale Fattah al-Sisi, anche capo delle forze armate egiziane, ha rovesciato Mohammed Mursi con un “colpo di stato militare” il 3 luglio scorso, ha sospeso la costituzione e ha sciolto il parlamento. Il giorno seguente, ha nominato il presidente della Suprema Corte costituzionale, Adly Mahmoud Mansour, nuovo presidente ad interim.

I manifestanti hanno criticato il governo provvisorio sostenuto dai militari per la sua “repressione violenta nei confronti dei Fratelli Musulmani e l’arresto di leader e membri del gruppo”.

Secondo il corrispondente di Press TV, un manifestante pro-Mursi è stato ucciso nella città costiera di Portsaid, alle prime ore di martedì. Mossa’ad era un giornalista, che presentava in televisione programmi religiosi.

Le proteste di martedì arrivano dopo giorni di violenti scontri tra i manifestanti e le forze di sicurezza nella città di Suez.

L’8 novembre, almeno due persone, tra cui un bambino, sono stati uccisi e molti altri feriti durante le manifestazioni a Suez e nelle sue vicinanze.

L’Egitto è stato teatro di manifestazioni settimanali dei sostenitori di Mursi dal momento della sua estromissione, all’inizio di luglio.

Quasi 1.000 persone sono state uccise nel mese di agosto, dopo che il governo del presidente ad interim designato dall’esercito, Adly, ha ordinato una feroce repressione nei confronti dei sostenitori di Mursi.

Traduzione di Edy Meroli