Gaza – Infopal. Migliaia di persone hanno accolto con gioia le due navi del movimento Free Gaza, la Liberty e Free Gaza, con a bordo decine di pacifisti provenienti da vari paesi.
Le due imbarcazioni sono giunte nel porto di Gaza sabato verso le 18, dopo due giornate di navigazione e il sabotaggio delle apparecchiature di bordo da parte di "pirati elettronici".
Durante la conferenza stampa indetta dal Comitato Popolare contro l’Assedio, dalla Campagna internazionale per rompere lAssedio e dai pacifisti internazionali del Free Gaza Movement, è stata annunciata la rottura del blocco: "L’arrivo delle imbarcazioni ha aperto la strada al trasporto marino palestinese".
Mushir al-Farra, portavoce del gruppo di attivisti, ha spiegato che le minacce israeliane nei loro confronti non li ha fatti desistere e dimenticare la sofferenza e lassedio degli abitanti di Gaza: "Queste minacce hanno aumentato la determinazione a portare a termine il viaggio di solidarietà con la Striscia di Gaza assediata".
L’on. Jamal al-Khudari, presidente del Comitato Popolare contro lAssedio, ha dichiarato che "linformazione è la nostra arma nel momento difficile dellassedio come lo è stata per gli attivisti". E ha aggiunto che Israele non ha potuto impedire il loro arrivo "perché si è resa conto che la perdita avrebbe potuto essere più grande, in quanto ingigantita dalla presenza dei media. Ero sicuro che i pacifisti sarebbero riusciti ad approdare sulla spiaggia di Gaza, sia giungendo da Rafah sia da Beit Hanoun o da altre zone, perché tutti abbiamo lavorato a stretto contatto. Per questo eravamo sicuri di vincere e di rompere lassedio".
Al-Khudari ha ringraziato gli attivisti, che ha definito "eroi", per gli sforzi da essi compiuti e per aver sopportato e superato le minacce israeliane.
E ha aggiunto: "Ora il mare è aperto. Gli sforzi continueranno: organizzeremo altri viaggi di solidarietà con Gaza finché l’assedio non verrà definitivamente rotto". Ha poi invitato i palestinesi a unirsi e lavorare insieme per "sostenere le iniziative che invitano alla coesione nazionale".
Al-Khudari si è poi rivolto alle nazioni arabe ed islamiche: "Le carovane di solidarietà, via terra, mare e cielo, verso la Striscia dovrebbero partire da voi. Meno di 50 persone di diversi paesi sono riuscite a fare molto per Gaza". E ha invitato la comunità internazionale a muoversi e a "non rinunciare alle proprie responsabilità morali e legali e a esercitare pressioni sulloccupazione israeliana affinché rompa lassedio".