Il villaggio di Khubbayza è situato nella regione di al-Rouha, e dista solo sette chilometri dal villaggio di Kafr Qara, nel centro dei territori palestinesi del ’48.
L’evento è stato seguito da una manifestazione oratoria, durante la quale Wakim Wakim, membro del Comitato degli sfollati palestinesi, ha affermato: “La grande partecipazione a questo evento è un messaggio a Israele: siamo tutti titolari di un diritto, e siamo i padroni della nostra terra”. Ha aggiunto: “Crediamo e lavoriamo ancora per la nostra terra, nostra patria e il nostro diritto di ritornare su questo suolo Santo, nonostante la politica israeliana, razzista, ingiusta e repressiva, e nonostante tutti i saccheggi, le deportazioni, le demolizioni e le confische”.
Dal canto suo, Said Ahmed al-Sheikh, presidente del Comitato per il diritto al ritorno, ha affermato: “Il dilagare del razzismo rafforza la nostra insistenza a commemorare l’anniversario della Nakba, e consolidare la consapevolezza e l’attaccamento alle costanti nazionali, e in testa il sacro diritto al ritorno dei rifugiati e gli sfollati. La vostra presenza oggi è la più grande prova dell’attenzione riservata al diritto al ritorno, la cui consapevolezza i nostri avi hanno insistito a trasmettere da generazione a generazione, con la musica, la poesia e la storia”.
Mohamed Zeidan, presidente dell’Alto comitato arabo di sorveglianza, durante la sua partecipazione alla marcia, ha affermato: “Questo evento dimostra il nostro attaccamento alla nostra terra, che non può essere dimenticata. Questa marcia ribadisce il nostro naturale diritto e unisce tre generazioni, nonni, figli e nipoti. Questa manifestazione è la traduzione della realtà palestinese, noi non dimenticheremo la nostra patria, né i massacri commessi contro il popolo palestinese”.
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