Migliaia di persone danno l’ultimo saluto a Vittorio Arrigoni. ‘Io avrei dato la vita per voi’

InfoPal. Si è svolto ieri, domenica di Pasqua, 24 aprile 2011, a Bulciago, il funerale di Vittorio Arrigoni, l'attivista e giornalista ucciso il 14 aprile a Gaza.

Una folla immensa di persone (oltre 5mila) è giunta da tutt'Italia, e altre da diversi altri Stati del mondo, per rendere omaggio a Vik, il giovane e coraggioso attivista dello Ism-International e del Free Gaza movement, icona di tutte la flotillas per Gaza.

Una lunga funzione religiosa, celebrata da mons. Hilarion Capucci, vescovo emerito di Gerusalemme, Don Fabrizio Crotta, Don Virginio e Don Celeste Dalle Donne, con molti canti della tradizione cattolica, ha preceduto il saluto dei tanti sindaci della zona, colleghi della mamma di Vittorio, signora Egidia Beretta, delle istituzioni palestinesi dell'Anp di Ramallah (quelli contro cui spesso Vittorio si scagliava) – mentre le autorità della Striscia di Gaza, dove l'attivista risiedeva, non hanno potuto essere presenti a causa del boicottaggio cui è soggetto il governo Hamas -, e di alcuni movimenti della solidarietà con la Palestina.

Erano presenti delegazioni di realtà palestinesi, musulmane italiane e straniere, associazioni e organizzazioni di solidarietà con il popolo palestinese – tra cui Ism-International, Ism-Italia, Free Gaza mov., rappresentanti delle Freedom Flotillas per Gaza, dell'Abspp onlus, dell'Api, della European Campaign to end the siege on Gaza, dell'associazione editrice InfoPal, Zaatar, Pax Christi, Comitato Ricordare la Naba, Rete Romana, realtà di solidarietà cittadine e regionali, giovanili e universitarie, e tante altre.

Molto commuoventi e forti sono stati gli interventi della signora Beretta e di monsignor Capucci, il messaggio di mons. Tettamanzi, e di attivisti stranieri.

Nonostante la consegna fosse quella di non sventolare bandiere e striscioni palestinesi, ma solo bandiere arcobaleno, simbolo internazionale della pace, quelle palestinesi erano ben presenti, per la comune consapevolezza che Vittorio aveva dato la vita per la Palestina, per la sua amata Gaza.

Al termine della cerimonia, la folla ha potuto intonare canzoni della resistenza e quella preferita da Vittorio: Unadikum http://www.youtube.com/watch?v=R7Yz8LkpALM&feature=player_embedded#at=12

Testo in arabo: http://www.antiwarsongs.org/canzone.php?id=38294&lang=it

أناديكم

..أشد على أياديكم

أبوس الأرض تحت نعالكم

وأقول: أفديكم

وأهديكم ضيا عيني

ودفء القلب أعطيكم

فمأساتي التي أحيا

.نصيبي من مآسيكم

أناديكم

..أشد على أياديكم

أنا ما هنت في وطني ولا صغرت أكتافي

وقفت بوجه ظلامي

يتيما، عاريا، حافي

حملت دمي على كفي

وما نكست أعلامي

وصنت العشب الأخضر فوق قبور أسلافي

!!أناديكم… أشد على أياديكم

 

E Vittorio, per i palestinesi e la Palestina ha veramente dato la vita.

Angela Lano

***

Riportiamo qui di seguito il servizio pubblicato da http://www.casateonline.it/articolo.php?idd=65414 con foto e video del funerale.

Presente la quasi totalità dei sindaci del casatese-oggionese e una folta rappresentanza del meratese con amministratori provinciali, esponenti della Prefettura, delle associazioni, dei gruppi di cooperazione e pace tra i popoli. Più di tutti, però, hanno spiccato i membri della comunità palestinese, popolo al quale Vittorio ha dedicato la sua missione e per il quale si è sacrificato, che con drappi, bandiere, stendardi e la tradizionale kefiah appoggiata sulle spalle o avvolta in testa, hanno riempito le balaustre del palazzetto e i prati circostanti dove oltre 2mila persone hanno trovato posto. 

VIDEO – L'ARRIVO DELLA SALMA DI VITTORIO ARRIGONI
http://www.youtube.com/watch?v=Wt51sC7l0Lg&feature=player_embedded

Un funerale che, come previsto, ha radunato una fiumana davvero impressionante di persone, giovani, famiglie, anziani di tutte le estrazioni sociali e le fedi religiose e politiche in cammino verso il palazzetto già due ore prima dell'inizio della funzione. 


Sull'altare c'erano Don Fabrizio Crotta, Don Virginio e Don Celeste Dalle Donne (parroco d'infanzia di Vittorio) unitamente all' arcivescovo emerito di Gerusalemme, mons. Hilarion Capucci.


“Mamma io sono disposto anche la mia vita per i miei fratelli palestinesi” ha esordito Don Fabrizio nella sua sintetica omelia, ricordando una frase del giovane “Quante volte siamo pronti a parlare di pace, dal caldo dei nostri divani e dalla tranquillità dei nostri salotti? Vittorio invece aveva scelto di essere lì sul posto, condividendo le stesse angherie che subiscono i più poveri, diventando la voce di chi non ha voce”.


Don Celeste, memore dell'insegnamento che mamma Egidia aveva impartito a quel bambino, ne ha ricordato invece l'essenzialità e la sobrietà, la caparbietà nel volere raggiungere il suo ideale, già abbozzato fin da piccolo e poi trasformato in vero e proprio progetto. Progetto che lo ha portato fino al sacrificio di sé.  “Chi ti ha ucciso credeva di chiuderti la bocca e gli occhi” ha esclamato tra gli applausi il sacerdote “ma il tuo cuore batte ancora nel petto di chi ti ha amato”. 
E il grazie, prima della parte “civile” della cerimonia, è arrivato anche dal vescovo emerito di Gerusalemme che ha parlato di Vittorio come di “un nostro figlio che è stato il buon pastore, che ha difeso il popolo maltrattato di Gerusalemme, un italiano di nascita ma un palestinese nel cuore e nel comportamento. Per noi è un santo, un martire che rimarrà sempre nei nostri cuori e nella nostra preghiera”. 


La rappresentanza dei sindaci


Portati i saluti e le condoglianze di Abu Mazen, comunicata la celebrazione di due Messe in tutte le chiese dei territorio occupati nella striscia di Gaza, il patriarca ha concluso ringraziando Dio “per il dono di Vittorio che ha lottato per amore, verità, giustizia e pace”. 

VIDEO – ALCUNI MOMENTI DEL FUNERALE
http://www.casateonline.it/articolo.php?idd=65414 

Momento particolarmente commovente è stato lo scambio della pace quando decine di persone, dopo aver appoggiato sulla bara di Vik, coperta solo dalla bandiera della palestina, da quella della pace, da un rametto di ulivo, dal suo libro “Restiamo umani”, hanno voluto avvicinarsi ai famigliari. E così come loro hanno fatto anche diversi rappresentanti dei gruppi religiosi presenti in sala. 


Terminata la cerimonia religiosa, parenti e amici hanno potuto porgere l'estremo saluto alla salma di Vik adagiata al centro della palestra di Bulciago. Poi nei prossimi giorni, come da sua volontà le spoglie saranno cremate. 

Marta Mazzolari – Saba Viscardi

 

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