Milano, “Je suis Gaza”

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A cura dei GPI. Sabato 10 gennaio, ore 18, Duomo di Milano. Tante persone riunite, palestinesi e non, diversi giovani, in veste di organizzatori o di semplici spettatori incuriositi. Diverse bandiere palestinesi sventolavano sotto il cielo milanese, cartelli con scritte come “Je suis Gaza”, “Israele minaccia per l’umanità”, “media industria del falso” animavano il flash-mob organizzato in ricordo dell’operazione militare israeliana “Piombo fuso” contro l’inerme popolazione di Gaza.

Sono passati sei anni da quel tragico 27 gennaio 2008, una data macchiata dal terrore e dalla criminalità, una data che ha dato inizio a terribili giorni di devastazione e sterminio della popolazione gazawi. Un genocidio che ha visto la morte di 1500 civili e altri 5000 feriti. Un’operazione che ha lasciato una Gaza rasa a terra. Case, ospedali, scuole non sono stati risparmiati.

Una scritta formata con le candele che recitava GAZA LIBERA e i diversi interventi da parte dei fondatori dell’Associazione dei palestinesi d’Italia (API) e dei Giovani palestinesi italiani (GPI) hanno contribuito a farci rivivere quei terribili momenti e a riversarci indietro nel tempo. Non poche le emozioni suscitate da questo flash-mob a lume di candela, soprattutto nel ricordare che Gaza vive tuttora le conseguenze di Piombo fuso. In questi giorni di estremo freddo i nostri fratelli gazawi non hanno un tetto per proteggersi o una coperta per scaldarsi. Gaza è allagata e tutta la popolazione è a rischio.
Nel ricordare i palestinesi, un solidale abbraccio è andato alle famiglie delle vittime parigine, in segno d’infinita comprensione del dolore che stanno vivendo, e di netta condanna verso ogni atto di violenza.