Alle 3 di sabato mattina, le forze di occupazione israeliane hanno costretto un’ambulanza palestinese a fermarsi e hanno ordinato all’autista e all’infermiere di far uscire una donna incinta che stavano trasportando per perquisirla.
Tony Ghatit, l’autista, ha raccontato che mentre si stavano dirigendo verso l’ospedale, cinque jeep israeliane, sparando all’automezzo, li hanno costretti a fermarsi per controllare le loro carte di identità.
Prima che l’ambulanza si fermasse i soldati hanno continuato a sparare e una loro jeep si è deliberatamente schiantata contro la parte posteriore dell’automezzo.
I militari hanno poi chiesto di far uscire la donna e l’hanno fatta stendere a terra senza tenere in minimo conto le sue condizioni.
Ghatit ha aggiunto che la signora stava per partorire e che la sua situazione era molto critica; ha sottolineato che sono stati trattenuti a lungo e senza giustificazione.
La Palestinian Red Crescent Society (PRCS) di Nablus ha condannato "questo atto disumano".