Minacce Usa/Israel al Brasile.

Duri avvertimenti sono stati lanciati dall'ambasciatore israeliano Rafael Barak al presidente Luiz Inácio Lula da Silva, che si accinge a un viaggio in Medio Oriente e in Iran, perché non interferisca nei negoziati di pace e perché si unisca alla cosiddetta comunità internazionale a favore di nuove sanzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite contro l'Iran,

Il messaggio di Israele mira ad evitare che l'attivismo del governo Lula in Medio Oriente possa contribuirire a rafforzare le possibilità di una pace giusta in quell'area tormentata dalla guerra e dall'arroganza sionista.

Altri avvertimenti, più pesanti, sono stati trasmessi dagli Stati Uniti a Brasilia direttamente dal Segretario di Stato, Hillary Clinton.

Parlando ai giornalisti, l'ambasciatore Barak ha sottolineato ieri che deve essere il governo israeliano a negoziare un processo di pace con i palestinesi, senza intermediari, con esclusione degli Stati Uniti. Israele ha respinto la proposta del Presidente Lula disposto ad intervenire direttamente con Hamas per convincere il gruppo palestinese a negoziare.
 
Pur non potendo interferire con la visita del Presidente Lula in Iran prevista per il 15 maggio, Israele ha dichiarato che la posizione attuale del Brasile impedisce la compattezza della decisione  della cosiddetta comunità internazionale circa le sanzioni economiche contro l'Iran che dovranno prendere gli Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Israele e gran parte dei paesi del Golfo.

L'argomento israeliano si basa sulla convinzione che in Iran sia in corso un programma per costruire armi nucleari. Posizione non condivisa dal presidente Lula e dal Brasile che sviluppa da tempo un programma nucleare molto simile a quello iraniano, senza che nessuno abbia sinora accusato il Brasile di perseguire un progetto di militarizzazione atomica.

“Sappiamo delle buone intenzioni del Brasile. Ma qual è il risultato che abbiamo raccolto fino ad ora? L'Iran sta aumentando l'instabilità in Medio Oriente, il sostegno al terrorismo e minaccia l'efficacia del Trattato di non proliferazione (NPT)”, ha detto Barak . “Questo non è uno scontro tra Israele e Iran, ma un confronto tra l'Iran e il mondo”, ha aggiunto.

 

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