Ministero degli Esteri alla CPI: rompere il silenzio e perseguire gli israeliani che commettono crimini contro i palestinesi

Ramallah – WAFA. Lunedì, il ministero degli Affari esteri e degli espatriati ha condannato i crimini israeliani contro il popolo palestinese, l’ultimo dei quali è stato l’assalto al campo profughi di Balata, a Nablus, che ha provocato l’uccisione di tre palestinesi ed il ferimento di altri, oltre a causare pesanti distruzioni di case e proprietà, e ha invitato la Corte Penale Internazionale (ICC) a rompere il suo silenzio e perseguire gli israeliani responsabili di tali crimini.

Il ministero ha affermato in una dichiarazione che i crimini commessi dalle forze d’occupazione israeliane comprendono “l’uccisione quotidiana di palestinesi nei Territori occupati, con l’approvazione e la benedizione della leadership politica israeliana”.

Il ministero degli Esteri ha ritenuto il governo israeliano pienamente e direttamente responsabile di tali crimini, esortando la comunità internazionale a fornire protezione al popolo palestinese. Ha sottolineato che il ministero perseguirà questo crimine efferato alla CPI, invitando il Procuratore della Corte a rompere il suo silenzio e ad assumersi le proprie responsabilità, accelerando le sue indagini senza alcuna esitazione, portando così a responsabilizzare e perseguire legalmente assassini e criminali.

Traduzione per InfoPal di F.L.