Ministero degli Esteri: “L’adozione ufficiale israeliana dei ‘killer’ è un invito alla comunità internazionale per ridefinire il terrorismo

Ramallah – WAFA. Domenica, il ministero palestinese degli Affari esteri e degli Espatriati ha invitato la comunità internazionale a riconsiderare la definizione di terrorismo, dopo che i funzionari del governo israeliano hanno elogiato gli agenti di polizia che, sabato, hanno ucciso il giovane palestinese Mohammad Salima, nella piazza della Porta di Damasco, a Gerusalemme.

In un comunicato stampa, il ministero degli Esteri ha esortato la comunità internazionale “ad avviare una revisione completa e riformulare la definizione di terrorismo […], e non lasciare che sia Israele, come stato occupante e d’apartheid, a dettare tale definizione”.

La dichiarazione è una risposta ai commenti della polizia israeliana che ha elogiato la “vigilanza e la risposta rapida” degli agenti che hanno ucciso Salima, nonché alle osservazioni del primo ministro israeliano, Naftali Bennett, che ha anch’esso lodato gli agenti per aver agito “rapidamente e con determinazione”.

Il ministero ha affermato che avrebbe accompagnato questo crimine in tutti i suoi aspetti, con l’obiettivo di sottoporlo alla Corte Penale Internazionale, la quale deve agire immediatamente senza essere ricattata da Israele e da tutte le grandi potenze.

“Queste posizioni costituiscono un semaforo verde affinché i soldati dell’occupazione possano continuare a commettere ulteriori crimini contro i cittadini palestinesi”, si legge nella dichiarazione, che condanna i funzionari israeliani e li incolpa di quest’omicidio extragiudiziale e di altri crimini commessi contro il popolo palestinese.

Il ministero ha rivelato che la paura internazionale di criticare Israele, potenza occupante, rappresenta un grave squilibrio nella comunità internazionale e in Israele.

Il comunicato ha esortato la comunità internazionale ad assumersi le proprie responsabilità riguardo l’occupazione israeliana e a non cedere al fatto compiuto imposto da quest’ultima.