Il ministero ha affermato in una dichiarazione che tutta Gerusalemme Est è un territorio palestinese occupato dal 1967, ed “è l’eterna capitale dello Stato di Palestina, nonostante Friedman e la sua amministrazione uscente […]”.
Ha ritenuto che “le dichiarazioni bigotte di Friedman sono una flagrante violazione della legittimità internazionale e delle sue risoluzioni, del diritto internazionale e delle tradizioni diplomatiche”.
Il ministero ha affermato che si assumerà la responsabilità di seguire la questione con esperti legali e le autorità interessate per discutere la possibilità di ritenere Friedman responsabile dinanzi a tribunali internazionali e specializzati.
La dichiarazione condanna il riconoscimento di Friedman del progetto coloniale della Città di David, che è arrivato due giorni prima della fine dei suoi doveri come ambasciatore degli Stati Uniti in Israele, e lo considera “illegale, non valido e riflette le intenzioni di Friedman e la sua oscura ideologia che cerca di attaccare non solo il suo paese, ma la costituzione ed i principi statunitensi, e cerca di impiegarli a beneficio della narrativa israeliana a Gerusalemme”.
Friedman ha affermato che l’ambasciata degli Stati Uniti riconosce la “Città di David come una testimonianza dell’eredità giudaico-cristiana degli Stati Uniti e dei principi fondanti”.