Ministero degli Esteri russo: omicidio di giornalista palestinese è “un disastro che ha scioccato il mondo”

Mosca – MEMO. L’assassinio della giornalista palestinese di Al-Jazeera, Shireen Abu Aqleh, è ​​”un disastro che ha scioccato il mondo”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, aggiungendo che solo poche persone hanno ricevuto la notizia della sua morte “senza esserne profondamente colpite”.

“La giornalista palestinese è stata uccisa mentre esercitava il suo dovere giornalistico, mentre copriva l’invasione da parte delle forze israeliane del campo profughi di Jenin”, ha detto Zakharova, aggiungendo che il ministro degli Esteri Sergey Lavrov ha espresso le sue condoglianze al ministro palestinese degli Affari civili e membro del Comitato centrale di Fatah, Hussein al-Sheikh, dopo averlo ricevuto a Mosca.

Zakharova ha aggiunto che Lavrov ha sottolineato il sostegno della Russia alla richiesta della leadership palestinese di un’indagine completa e obiettiva sull’omicidio di Abu Akleh.

Commentando l’attacco delle forze d’occupazione israeliane al corteo funebre della giornalista, la portavoce della Russia ha detto: “Voglio dirvi che non ho mai visto niente di simile in vita mia. E voglio sottolineare che l’assenza di un accordo israelo-palestinese e l’ostruzione del processo di negoziazione si trasforma in scontri sempre più intensi, ogni volta che civili innocenti, comprese donne e bambini, sono vittime”.

“Il verificarsi di queste tragedie avrebbe potuto essere evitato, raggiungendo risultati reciprocamente accettabili sulle questioni dello status definitivo, basato sulle risoluzioni internazionali e sul diritto internazionale per una soluzione in Medio Oriente, che prevede l’istituzione di uno Stato palestinese indipendente, e questo è stato ripetutamente confermato dalla Russia”, ha aggiunto.

Le relazioni tra Russia e Israele si sono inasprite, negli ultimi mesi, in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca. Ad aprile, la Russia ha convocato l’ambasciatore israeliano a Mosca, Alexander Ben Zvi, per rimproverarlo dopo che Israele ha sostenuto la sospensione di Mosca dal Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite, a seguito dell’invasione dell’Ucraina.

Giorni dopo, il ministro della Difesa israeliano, Benny Gantz, ha annunciato che Israele avrebbe fornito all’Ucraina caschi e giubbotti antiproiettile.

Da allora, Mosca ha condannato “l’occupazione illegale di Israele e l’annessione dei territori palestinesi”.