Ministero della Salute di Gaza lancia l’allarme sulla mancanza di medicinali per i malati di cancro

Gaza – MEMO. Domenica, il ministero della Salute palestinese a Gaza ha lanciato l’allarme sulle ripercussioni della mancanza di farmaci e protocolli di trattamento per i malati di cancro a causa del continuo embargo israeliano.

In una conferenza stampa dal titolo “Salvare i malati di cancro”, il dottor Muhammad Abu Nada, capo del Dipartimento di oncologia dell’ospedale al-Rantisi di Gaza, ha annunciato: “La mancanza del 60 per cento di farmaci e protocolli di trattamento per i malati di cancro mina la possibilità del loro recupero”.

Ha aggiunto: “Il mantenimento dell’assedio israeliano su Gaza, che è la ragione della mancanza di medicinali e delle restrizioni al movimento dei pazienti che necessitano di cure in Cisgiordania, Gerusalemme o Israele, ha provocato la morte di molti pazienti malati di cancro”.

Il dottor Abu Nada ha osservato che tra il 50 ed il 60 per cento dei malati di cancro a Gaza richiede cure urgenti al di fuori della Striscia, tra cui radioterapia, chemioterapia e medicina nucleare, che non possono essere realizzati a Gaza.

“Impedire ai pazienti di viaggiare per le cure al di fuori della Striscia di Gaza provoca la morte a causa di ripercussioni che potrebbero essere evitate”, ha insistito.

Il dottor Abu Nada ha invitato la comunità internazionale a fare pressione su Israele affinché abolisca le restrizioni imposte al movimento dei pazienti da Gaza, per consentire un facile accesso agli ospedali ben attrezzati in Cisgiordania e in Israele.

Traduzione per InfoPal di F.H.L.