Durante una conferenza stampa, il portavoce del ministero, Ashraf al-Qidra, ha affermato che gli equipaggi medici a Gaza affrontano sfide difficili alla luce del crescente numero di vittime.
Al-Qidra ha sottolineato che 30 palestinesi sono stati uccisi dall’inizio della Grande Marcia del Ritorno, mentre 3078 sono rimasti feriti, 105 dei quali gravemente.
Ha aggiunto che il deficit di medicinali negli ospedali ha raggiunto il 45%, mentre quello nella fornitura di servizi sanitari di base è pari al 27%.
Ha anche chiesto l’apertura dei valichi di Gaza per consentire l’ingresso di delegazioni e forniture mediche a sostegno del settore sanitario.
Al-Qidra ha osservato che le forze di occupazione israeliane colpiscono deliberatamente le squadre di medici e di ambulanze e ostacolano l’evacuazione di civili feriti, in una palese violazione del diritto internazionale umanitario e della Quarta Convenzione di Ginevra.
Da parte sua, il direttore generale del settore farmacologico del ministero della Sanità, Munir al-Borsh, ha affermato durante la conferenza che il numero crescente di vittime nella Grande Marcia del Ritorno è una sfida difficile per il personale medico che sta utilizzando enormi quantità di medicinali e forniture sanitarie.
Al-Borsh ha sottolineato che i magazzini del Ministero hanno esaurito 232 tipi di farmaci necessari e circa 229 articoli di forniture mediche di base.
Ha fatto appello alle organizzazioni umanitarie internazionali per sostenere il settore sanitario a Gaza e garantire la fornitura di servizi ai pazienti e ai feriti.
Manifestazioni di massa denominate Grande Marcia del Ritorno sono organizzate quotidianamente dal 30 marzo lungo il confine di Gaza con i Territori palestinesi occupati nel 1948 (Israele), a sostegno della richiesta del diritto al ritorno dei profughi palestinesi.