Ministero della Sanità di Gaza: in aumento le morti tra i malati deprivati di cure mediche

Gaza-Quds Press. Il ministero della Salute di Gaza ha avvertito che il numero delle vittime dovuto al divieto dei trasferimenti dei pazienti è in continuo aumento.
Le autorità responsabili per la salute nella Striscia di Gaza hanno avvertito del continuo aumento delle vittime tra i bambini malati, a causa della persistenza del divieto di ingresso di farmaci e delle cure all’estero.
“Il divieto del trasferimento medico dei pazienti rappresenta un crimine perfetto di cui la Striscia di Gaza è vittima”,  ha dichiarato Youssef Abu El-Rish, sottosegretario del ministero della Salute durante la conferenza stampa svoltasi martedì nel Complesso Medico di Gaza.
El-Rish ha chiesto alle istituzioni internazionali competenti di prendere misure legali contro “i criminali e gli assassini di bambini”.
“Oggi, nel terzo giorno della Eid al-Fitr mubarak – ha aggiunto -, anziché festeggiare, siamo venuti a portare via ciò che rimane dei piccoli neonati. In uno scambio di ruoli tra l’occupazione sionista e l’autorità di Ramallah, il diritto dei nostri pazienti di essere curati è stato confiscato, un atto che rappresenta il crimine perfetto”.
“Chi trasforma le persone malate in merce politica, con l’unico obiettivo del ricatto, deve essere giudicato per il suo crimine. Infatti, commerciare con la vita delle persone è’ un crimine inaccettabile. Ricattare i pazienti d Gaza è un atto immorale”, ha proseguito El-Rish.
Il Sottosegretario ha confermato la morte recente di 11 persone malate, tra cui 4  bambini, nelle ultime 48 ore, dopo il divieto del loro trasferimento negli ospedali in Cisgiordania e nei Territori occupati nel 1948 (Israele, ndr). E ha aggiunto che l’ANP ha rifiutato il trasferimento di 1600 pazienti.
Il responsabile della Sanità ha anche chiesto alle fazioni palestinesi di sostenere il ministero della Salute, per permettergli di continuare la prestazione di servizi ai cittadini, poiché gli stipendi dei funzionari del settore sono stati sospesi, e i bilanci e le medicine vietati.
In aggiunta, ha indicato che più del 42 percento delle medicine non è disponibile nei depositi del Ministero, e che migliaia di pazienti sono privati del diritto di lasciare la Striscia per essere curati in altri luoghi.
Secondo quanto dichiarato dal El-Rish, il governo di Ramallah ha rifiutato ogni modalità di comunicazione e insiste nel continuare il suo crimine contro i pazienti.
Ha quindi fatto appello a tutte le istituzioni internazionali e umanitarie e alle organizzazioni dei diritti umani, affinché esercitino tutti i tipi di pressione possibile contro l’ANP di Ramallah e le autorità di occupazione per imporre loro di garantire ai malati i propri diritti.
El-Rish ha anche chiesto al governo egiziano di ricevere i pazienti di Gaza rifiutati sia dall’ANP sia dall’occupazione e di permettere loro di passare attraverso il valico di Rafah “come nuova speranza di vita per loro, diversamente dalle ingiustizie che subiscono da parte delle autorità israeliane quando cercano di attraversare il valico di Beit Hanoun”.
L’assedio imposto alla Striscia di Gaza da oltre 11 anni influenza la situazione sanitaria e ha portato al declino del sistema sanitario per la mancanza di farmaci e alla crisi dell’energia elettrica.
Da oltre due mesi, il ministero della Salute di Ramallah rifiuta di inviare alla Striscia di Gaza la quota di farmaci che vengono dati a Ramallah dai paesi donatori, specialmente le cure per i malati di cancro e altre malattie gravi. L’ANP rifiuta anche il trasferimento dei pazienti negli ospedali della Cisgiordania o di Israele.
Traduzione di Heba El Roubeigy