Il ministero della Sanità ha affermato che i militari hanno ucciso 305 Palestinesi e ne hanno feriti altri 17.335, a partire dal 30 marzo 2018, e ha aggiunto che tra le vittime palestinesi 59 sono bambini, dieci donne ed una persona anziana.
Tra i feriti palestinesi, 3.565 sono bambini, 1.168 donne e 104 anziani; tra i feriti, 564 Palestinesi hanno subito ferite gravi, 7.345 moderate e 9.426 hanno subito ferite lievi.
Ha inoltre aggiunto che i soldati hanno sparato a 7069 Palestinesi con proiettili veri, 942 con proiettili in acciaio ricoperti di gomma, 2.458 hanno subito i gravi effetti dovuti alla inalazione di gas lacrimogeno, 1.678 sono stati feriti da schegge di bombe-gas, 2.226 sono stati feriti da schegge di proiettili ed altri tipi di armi israeliane, mentre 2.962 hanno subito tagli o lacerazioni.
Tra i feriti, 1.685 sono stati colpiti alla testa o al collo, 2.438 alle braccia o alle mani, 797 al petto o alla schiena, 683 al bacino o all’addome, 8.306 agli arti inferiori e 3.426 hanno varie ferite in diverse parti del corpo.
Il Ministero ha inoltre dichiarato che vi sono stati 136 casi di amputazione; 122 agli arti inferiori e 14 alle braccia o mani.
3.760 dei Palestinesi colpiti sono stati feriti nel nord di Gaza, 5.655 a Gaza, 2.722 nel Distretto Centrale, 3.270 a Khan Younis e 1.928 a Rafah, nelle zone meridionali della regione costiera.
L’esercito israeliano ha ucciso anche tre medici, identificati coi nomi di Musa Abu Hassanein, Razan Najjar e Abdullah al-Qotati, ne ha feriti altri 680, oltre a causare danni a 118 ambulanze.
Inoltre, l’esercito ha ucciso due giornalisti, identificati coi nomi di Yasser Mortaja e Ahmad Abu Hussein, e ne ha feriti a decine.
Traduzione per InfoPal di Aisha Tiziana Bravi