Il ministero dell’Edilizia e dei Lavori pubblici di Gaza distribuisce cemento per ricostruire le case

Gaza-Ma’an. Martedì il ministero dei Lavori pubblici e dell’Edilizia ha iniziato a distribuire cemento agli abitanti di Gaza le cui case sono state distrutte durante la devastante offensiva militare israeliana.

Il Ministero ha pubblicato sul sito ufficiale una lista del primo gruppo di persone idonee a ricevere cemento per ricostruire le proprie case.

Le persone inserite nella lista riceveranno un voucher recante la quantità di cemento cui hanno diritto in base ai danni  subiti dalle loro abitazioni.

Dal canto suo il ministero dell’Interno ha iniziato l’opera di ricostruzione della propria sede dopo gli ingenti danni subiti a seguito dell’assalto israeliano. Mentre la ricostruzione procede, i funzionari del Ministero lavorano in uffici provvisori.

Lunedì decine di rifugiati palestinesi, che hanno perso la casa nell’offensiva israeliana, hanno protestato contro i ritardi nei lavori di ricostruzione.

Il sit-in di protesta è stato organizzato dai residenti del campo profughi di Jabalia, i quali hanno incolpato per la crisi degli alloggi l’Agenzia delle Nazioni Unite di soccorso e lavori per i profughi della Palestina (UNRWA).

Un organizzatore del sit-in di protesta, Atta Dirgham, ha esortato l’UNRWA a trovare casa agli sfollati, soprattutto adesso che si avvicina l’inverno.

L’operazione israeliana a Gaza, tra giugno e luglio, ha causato almeno 2.100 vittime palestinesi, e, secondo quanto dichiarato dalle Nazioni Unite, più di 100 mila persone sono rimaste senza casa nel  lungo periodo.

Il Consiglio economico palestinese per lo Sviluppo e la Ricostruzione, con sede a Ramallah, ha stimato che il costo per la completa ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture distrutte durante la guerra sarà di 7,8 miliardi dollari.

 

Traduzione di Emanuela Turano Campello