Ministero per gli Affari dei detenuti: ‘Negli ultimi due giorni gli occupanti hanno arrestato 150 palestinesi, soprattutto di Gerusalemme’

Gerusalemme – Infopal. Il ministero per gli Affari dei detenuti ha affermato che Israele ha condotto una vasta campagna d’arresti in varie zone della Cisgiordania, a Gerusalemme e nella Striscia di Gaza.

In un comunicato dell’11 febbraio, il ministero informa che Israele, negli ultimi due giorni, ha arrestato oltre 150 palestinesi, cento dei quali, per lo più giovani, sono del campo profughi di Sha’afat, nel nord della Città santa, trasferiti come al solito nei centri di polizia per gli interrogatori. Alcuni di loro sono ancora nelle mani della polizia israeliana, con la scusa che sarebbero “ricercati”. 

Il capo ufficio stampa del ministero, Riyad al-Ashqar, ha affermato che tra gli arrestati vi sono anche quindici residenti della Striscia di Gaza, arrestati dalle forze d’occupazione nell’ambito di una operazione che ha visto coinvolti mezzi corazzati e bulldozer, nei pressi della ‘colonia’ di Doghit, nel nord della Striscia. Qui, con le ruspe, Israele procede alla distruzione di terreni agricoli palestinesi, mentre donne e ragazzini intenti a raccogliere i resti delle loro abitazioni si sono ritrovati circondati da questo dispiegamento di forze, per poi essere trasferiti altrove.

In Cisgiordania, invece, sono stati arrestati 38 residenti, tra cui 15 ragazzini del campo profughi di al-Jalzun, a Ramallah, più sei residenti di al-Khaljan, nella provincia di Jenin. 

Il ministero per gli Affari dei detenuti conferma inoltre che prosegue la detenzione della moglie del sindaco di al-Bira, Muntaha at-Tawil (45 anni), arrestata in casa sua tre giorni fa.

Quanto a Sanabil Bureik (19 anni), di Nablus, il tribunale militare ha stabilito per la quarantesima volta dal suo arresto, nel 2008, che deve rimanere agli arresti.

Il ministero fa appello alle organizzazioni internazionali affinché intervengano per porre fine alle violazioni della legge commesse da Israele contro i palestinesi, tra cui gli arresti, ingiustificati, a ritmo quotidiano.

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